Gli aerei da combattimento sauditi ieri hanno bloccato un volo di aiuti umanitari delle Nazioni Unite diretto nello Yemen.
L’aereo doveva partire da Gibuti e atterrare a Sanaa controllata dal movimento popolare yemenita Ansarollah, tuttavia, gli è stato impedito di volare perché viaggiavano con i funzionari delle Nazioni Unite tre giornalisti della emittente britannica BBC.
Tra le conseguenze dell’aggressione del regime saudita allo Yemen, da alcuni emsi c’è da regustrare lo scoppio di una terribile epidemia di colera, che a partire dalla fine del mese di aprile ha contagiato 356.591 e provocato la morte di oltre 1.800 persone, secondo l’ultimo bollettino diffuso ieri dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
Fin dall’inizio dell’aggressione saudita contro lo Yemen, il paese più povero del mondo arabo, più di 12 mila persone sono morte. Inoltre, Riyadh ha imposto un blocco aereo e navale al suo vicino meridionale, mentre le Nazioni Unite hanno esortato l’Arabia sollevare questa misura.
L’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) ha confermato il blocco dell’aereo dell’ONU e ha spiegato che, secondo le forze saudite, non si poteva garantire la sicurezza dei giornalisti nelle zone di conflitto.
“È un peccato e spiega in parte perché lo Yemen, che soffre una grave crisi umanitaria, non riceve abbastanza attenzione dei media internazionali”, ha lamentato il portavoce dell’ OCHA alla Reuters.
Il coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per lo Yemen, Jamie McGoldrick, ha avvertito la scorsa settimana che la campagna militare saudita contro il suo vicino meridionale ha spinto lo Yemen sull’orlo della carestia.
Fonte: Reuters – OMS