Il direttore Eminente: “No a funzionari di Polizia armati a bordo e al divieto di trasbordare su altre navi le persone soccorse”
La trattativa c’era stata: venerdì scorso il Viminale aveva predisposto la versione definitiva del Codice di Condotta, accogliendo alcune richieste delle ong. Su due punti si è però arenato il tentativo di mediazione: uno strappo che ha convinto Medici senza Frontiere (ma anche la tedesca Jugend Rettet) a non sottoscrivere il regolamento. I nodi da sciogliere riguardano la presenza di polizia a bordo e il possibile divieto di trasbordo su altre navi delle persone soccorse. Il direttore generale di Msf, Gabriele Eminente, ha voluto però chiarire che «tutti i punti non problematici del codice saranno rispettati come abbiamo sempre fatto. Abbiamo apprezzato l’approccio costruttivo del ministero, ma il documento non sottolinea che il nostro obiettivo è salvare vite e poi c’è l’indisponibilità a emendare i punti controversi».
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