Riceviamo e pubblichiamo
Dopo il rilancio della “sperimentazione” della scuola superiore di 4 anni una sottosegretaria del governo Gentiloni lancia l’idea di tagliare un anno di scuola media. Siamo di fronte non solo a un vergognoso degrado politico-culturale ma, soprattutto, ad una pericolosa e organica manovra reazionaria che si pone due obiettivi chiari: ridimensionare violentemente la scuola pubblica e imporre un sistema dell’istruzione adatto ad un mondo produttivo fondato, anche per le funzioni tecniche e progettuali, sulla precarietà e sulla compressione delle retribuzioni. Una ignoranza programmata e di massa, funzionale agli interessi delle classi privilegiate e all’ emarginazione di ogni cultura qualificata e critica. Nell’immediato la sperimentazione di questo vergognoso progetto significherebbe il taglio di decine di migliaia di cattedre e di posti di lavoro del personale tecnico e amministrativo.
C’è dunque l’esigenza di aprire una nuova fase di lotta in difesa della scuola pubblica, connessa anche alla stagione contrattuale, con la consapevolezza che sul sistema formativo si gioca una battaglia decisiva per il futuro.
Dichiarazione di Luca Cangemi, responsabile nazionale scuola del Partito Comunista Italiano.