Interesserà a pochi, ma la vicenda dei 702 voli Ryanair cancellati in questi giorni ha avuto una duplice utilità. Intanto, ha svelato come alla base del successo delle compagnie low cost vi siano condizioni di lavoro molto peggiori rispetto alla concorrenza. Ma ha anche consentito di accendere i riflettori sull’industria del trasporto aereo e conoscere alcuni numeri in grado di smentire la vulgata secondo la quale Alitalia sarebbe in fallimento a causa degli elevati costi del personale. Alitalia sostiene un costo del lavoro di 593 mln di euro annui, essendo così la compagnia che spende meno in Europa seconda solo alla Norwegian (418 mln) e spendendo meno della stessa Ryanair (633 mln). Rispetto alla Norwegian però ha 4.000 dipendenti in più, di qui un costo medio per dipendente di 12.000 euro inferiore. Per ogni dipendente Alitalia volano ogni anno 2.359 passeggeri, più del doppio della British (1.014), della Air France Klm (1.104), più della Lufthansa (1.993). Alitalia trasporta 23 mln di passeggeri l’anno con 9.791 dipendenti, Air France ne trasporta quattro volte tanto ma i dipendenti sono quasi dieci volte di più (Fonte : Centimetri – La Stampa). Per l’ennesima volta, i numeri smontano la “narrazione”.

Fabio Camillo fb

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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