Giorgio Cremaschi – “Ovazioni della destra e dei fascisti a Minniti? Meritate”
“In un solo momento il ministro degli interni è stato contestato, quando ha affermato che il fascismo è finito. Ha ragione la sala nostalgica, il fascismo con lui continua e si rinnova.”
di Giorgio Cremaschi
Mentre a Bologna Eurostop teneva una assemblea per discutere e denunciare la devastazione democratica, sociale, ed umana delle sue leggi feroci,
– http://contropiano.org/…/stop-minniti-amnistia-sociale-conv… – il ministro Minniti raccoglieva il meritato consenso alla festa Atreiu, organizzata da Giorgia Meloni.
In quella platea che festeggiava Italo Balbo – che lì celebrano come trasvolatore, ma che noi ricordiamo come feroce e vile squadrista sconfitto a Parma dagli Arditi del Popolo di Picelli – il ministro di polizia, lo sbirro, ha trovato la sua sede naturale.
Come dice la saggezza popolare Dio li fa e poi li accoppia e l’entusiasmo mostrato da Meloni e dai suoi per Minniti dimostra come oramai i confini tra destra e partito democratico siano saltati. Ma non nel senso che non ci siano più destra e sinistra, ma perché sono proprio tutti di destra.
E neppure della destra liberale, ma di quella reazionaria e forcaiola che in Italia compare sempre nei momenti di crisi. Quella che quando un poliziotto grida spezzategli un braccio si entusiasma e acclama: era ora!
Quella che appena vede teste calve su mascella quadrate comincia a sognare.
In un solo momento il ministro degli interni è stato contestato, quando ha affermato che il fascismo è finito. Ha ragione la sala nostalgica, il fascismo con lui continua e si rinnova.