“Il Premio Nobel per la Pace va ad I can, e cioè all’organizzazione della campagna per l’abolizione delle armi nucleari.
Un fatto importante in un momento in cui aumenta il rischio di guerra atomica.
Il referente italiano della campagna è Rete Disarmo, che vince il nobel insieme ad I can.
Sapete il paradosso?
Né il governo Renzi, né quello Gentiloni hanno voluto in questi anni ricevere una delegazione di Rete Disarmo.
Chi sa adesso, magari con un Nobel acquisito, cambiano idea.”
Nicola Fratoianni SI
PREMIO #NOBEL ALL’#ICAN: SMACCO PER GOVERNO ITALIANO
#pace #disarmo #banthebomb #nuclearban
Salutiamo con grande gioia il conferimento del Premio Nobel all’ICAN, rete che ha promosso e coordinato la mobilitazione disarmista internazionale consentendo l’adozione da parte della Conferenza ONU lo scorso 7 luglio del Trattato di proibizione delle armi nucleari-TPAN. Le potenze nucleari e tra loro i paesi aderenti alla NATO non hanno voluto finora aderire al trattato. Il plauso all’ICAN da parte di esponenti di governo italiani e europei è una vera e propria ipocrisia se non si traduce in fatti concreti. Nonostante il ripudio della guerra sancito dalla nostra Costituzione il governo italiano non è tra i 122 che si sono espressi a favore dell’adozione del trattato in sede ONU e nemmeno successivamente ha deciso di ratificarlo per fedeltà alla linea della NATO e degli USA. Appena due settimane fa centrodestra e centrosinistra hanno votato contro le mozioni parlamentari che chiedevano di rimuovere dalle basi di Ghedi e di Aviano le bombe nucleari B-61, che saranno utilizzate sui nuovi e costosiissimi cacciabombardieri F-35. La speranza dei popoli del pianeta è che questo Nobel serva a riportare al centro dell’agenda politica internazionale la questione del disarmo nucleare. Questo premio incoraggia l’impegno in tutto il mondo per il bando delle armi atomiche e suona come una evidente presa di distanza dalla politica bellicista del presidente Trump. Il governo italiano esca dalla colpevole ignavia e si schieri con nettezza per il disarmo nucleare. Come invocava il presidente Sandro Pertini: “svuotiamo gli arsenali, riempiamo i granai”.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale Partito della Rifondazione Comunista- Sinistra Europea