Da Nina Moric agli incontri pubblici con Enrico Mentana, come funziona la comunicazione di CasaPound.
È giusto parlare con persone che si ispirano a Benito Mussolini? Quanto spazio di manovra deve concedere una democrazia a chi propugna un’ideologia strutturalmente anti-democratica? Il confronto è la maniera migliore di depotenziare il messaggio fascista?
Queste domande—ma potrei farne tante altre—sono una costante nella vita politica italiana almeno a partire dal dopoguerra. E nonostante ci si siano interrogati sopra in moltissimi, ancora oggi trovare una risposta netta è tutt’altro che semplice.
Qualche anno fa, dopo che in diretta a Piazza Pulita l’eurodeputato leghista Gianluca Buonanno aveva definito i rom “la feccia dell’umanità,” Gad Lerner aveva proposto un “rapido, efficace, silenzioso” antidoto a una “televisione intossicata”: “Basta dire no grazie. O noi o loro. Non partecipare a quelle oscene rappresentazioni.” Una sorta di autoesclusione da un dibattito che si ritiene inquinato alle fondamenta, insomma.
Ma c’è chi non la pensa così.
Continua…
https://www.vice.com/it/article/mb7d4q/come-casapound-sta-fregando-i-media-italiani