Francesco Cecchini

DELEGAZIONE DELL’ELN.

Il quarto ciclo di dialoghi di pace tra il governo della Colombia e l’ELN è iniziato formalmente lunedì 23 ottobre a Quito. Va ricordato che gli incontri avvengono con il cessate il fuoco bilaterale che sono aperti a rappresentanti della società civile. In pratica inizieranno tra due o tre giorni a causa di riunioni tra ELN e l’ex guerriglia FARC-EP, ora FARC. Il 20 ottobre scorso il presidente colombiano Juan Manuel Santos aver autorizzato membri del FARC a recarsi a Quito per incontrare i leader dell’Eln. Queste riunioni servono per scambio esperienze tra la FARC, che ha già firmato un accordo di pace con il governo e il Eln, che lo ha in corso. Questa è la seconda volta che FARC e Eln si riuniscono con l’autorizzazione del governo colombiano. La prima è avvenuta lo scorso maggio a Cuba.

Il quarto ciclo di colloqui si estenderà fino al 15 dicembre e ha come scopo principale la partecipazione della società civile al processo di pace. Sicuramente verrà anche discusso che il cessate il fuoco, ora a termine, diventi definitivo.

Va sottolineato che il processo di pace in Colombia versa in condizioni drammatiche. Molto grave è la situazione in cui si trovano i difensori dei diritti umani e i leaders sociali dopo la de mobilizzazione della FARC, un fatto che ha portato all’occupazione dei territori degli attori legati alle strutture paramilitari. Lo Stato colombiano, dice a parole, di proteggerli, ma non è così, a causa della mancanza di volontà politica evidente nelle regioni più remote del paese.                     Il link con un precedente articolo che parla dello sciopero generale iniziato il 23 ottobre per protestare contro questa situazione è il seguente:

https://www.ancorafischiailvento.org/2017/10/22/colombia-sciopero-nazionale-la-pace

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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