Francesco Cecchini
La Colombia, un paese pieno di ingiustizie e diseguaglianze, è caratterizzato da 60 anni di guerra civile e ora dall’ inadempimento sostanziale da parte dello stato di un accordo che potrebbe portare la pace al paese.
CRIMINI CONTRO LEADER SOCIALI, DIFENSORI DI DIRITTI UMANI E LEADER INDIGENI.
I leader sociali continuano a pagare con la loro vita questa fase di passaggio verso la pace.
Domenica 22 ottobre, l’ex guerrigliero Henry Meneses Ruiz è stata assassinato nel comune di Miranda, dipartimento della Valle de Cauca. Lo scorso agosto aveva beneficiato dell’amnistia dell’Accordo di Pace. L’ultimo assassinio conosciuto è quello del governatore indigeno del Resguardo Catrú, Dubasa y Ancosó nel Alto Baudó, Chocó, Aulio Isarama Forastero, avvenuto la notte del 24 ottobre. Questo ultimo crimine si aggiunge alle decine avvenuti negli ultimi tempi. Secondo varie denunce dalla firma dell’Accordo di Pace sono avvenuti 120 omicidi di leaders sociali. Secondo il CCAJAR (Corporación Colectivo de Abogados José Álvear Restrepo) solo in 3 mesi vi sono state 95 violazioni di diritti umani.
SCIOPERO.
Lo sciopero, proclamato da COCCAM (Coordinadora Nacional de Cultivadores de Coca, Amapola y Marihuana), FENASUAGRO (Federación Nacional Sindical Unitaria Agropecuaria) e Marcha Patriotica e iniziato il 23 ottobre, continua. La mobilitazione si sta concentrando ora nella Panamericana nella regione del Cauca. Le molte comunità campesinas che partecipano allo sciopero, hanno in comune la coltivazione della coca. Il 25 ottobre le tre organizzazioni hanno inviato al governo un comunicato nel quale esigono che questi compia quanto stabiito nell’Accordo di Pace definitivo firmato con le FARC-EP e venga messa in atto una riforma agraria reale che permetta lo sradicamento delle coltivazioni illecite, come la coca.
Il link con il comunicato è il seguente:
http://www.arcoiris.com.co/wp-content/uploads/2017/10/Comunicado-25-de-Octubre-de-2017.pdf
ELN E FARC
ELN e FARC si sono riunite recentemente in Montecristi, Ecuador, alla presenza della rappresentante del governo, María Ángela Holguín, dell’Alto Commissario per la Pace, Rodrigo Rivera e del capo negoziatore con l’ ELN, Juan Camilo Restrepo. E’ stata presa in esame la situazione attuale della pace e ai suoi ostacoli: corruzione, sradicamento delle coltivazioni di coca, assassiniono di leaders sociali, etc.etc,. Al termine ELN e FARC hanno emesso un comunicato congiunto indirizzato principalmente al governo nel quale viene messo in evidenza con forza che il paramilitarismo è la maggior minaccia per la pace.
ELN E GOVERNO NAZIONALE.
L’accordo sui dialoghi per la pace in Colombia tra il governo nazionale e l’Esercito di Liberazione Nazionale, ELN, firmato nel marzo 2016, ha nel punto 1 dell’ordine del giorno la partecipazione della società civile alla costruzione della pace. Ciò si basa su iniziative e proposte che rendono la pace valida, come un esercizio dinamico, attivo, inclusivo e pluralistico che ci permette di costruire una visione comune di pace che porti a trasformazioni per i territori.
Sul quarto dialogo di pace, scopo e programmi, vedere il precedente articolo:
https://www.ancorafischiailvento.org/2017/10/25/1dialoghi-pace-eln-governo-colombiano