Da marzo 2015, 35415 yemeniti risultano tra i morti e feriti a causa dei bombardamenti della coalizione guidata dall’Arabia Saudita appoggiata dagli USA, secondo le cifre rivelate dal ‘Centro Legale per i diritti e lo sviluppo.’
Da marzo 2015, 35.415 yemeniti sono stati uccisi e feriti dagli attacchi aerei sauditi appoggiati dagli Stati Uniti. Secondo le statistiche pubblicate, ieri sera dal ‘Centro legale per i diritti e lo sviluppo‘, il numero totale di morti fra i civili ha raggiunto quota 13.603, fra i quali 2.887 bambini, 2.027 donne e 8.689 uomini.
Tuttavia, 21 812 persone sono rimaste ferite, tra cui 2 722 bambini, 2 233 donne e 16 857 uomini. Due milioni e seicentocinquantamila altri civili sono stati sfollati dall’inizio di questa guerra.
Il Centro ha sottolineato che il numero di edifici distrutti e danneggiati dagli attacchi della coalizione guidata dall’Arabia Saudita ammonta a 409.356 case e 826 moschee.
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827 scuole e istituti, 118 istituzioni accademiche e 30 centri media sono stati bombardati.
I bombardieri sauditi hanno preso di mira, tra l’altro, 301 tra ospedali e istituti medici 1.684 strutture governative e 174 generatori, 524 tra serbatoi e reti di distribuzione di acqua, 387 centri di comunicazione, e 106 impianti sportivi.
Anche i siti archeologici non sono stati risparmiati dai raid sauditi. Colpiti 466 siti e stabilimenti turistici.
Per quanto riguarda i trasporti, i dati del Centro indicano che la coalizione ha colpito 15 aeroporti, 14 porti, 2144 tra strade e ponti a, 3378 veicoli da trasporto, 548 autocarri e 251 camion cisterna per il petrolio.
Anche le fattorie, i negozi, i mercati e le fabbriche sono stati duramente colpiti dalla coalizione saudita-statunitense.