Crescono le ingiustizie e le disuguaglianze, a sostenerlo è il rapporto ‘Ricompensare il lavoro, non la ricchezza’ pubblicato da Oxfam Italia. Nel 2017 ‘l’82% dell’incremento di ricchezza globale è finita nelle casseforti dell’1% della popolazione più ricca, mentre la metà più povera, ossia 3,7 miliardi di persone, non ha avuto nulla. Ogni due giorni nasce un nuovo miliardario, ma a farne le spese sono i più poveri’. Il 20% più ricco della popolazione italiana deteneva a metà del 2017 il 66% della ricchezza nazionale. Nel periodo che va dal 2006 al 2016 il reddito disponibile lordo degli italiani più poveri è diminuito del 23,1%. L’incremento di ricchezza di azionisti e manager corrisponde ad un peggioramento dei salari e delle condizioni dei lavoratori. I motivi delle crescenti disuguaglianze sono, secondo Oxfam, ‘la riduzione del costo del lavoro e dei diritti dei lavoratori, l’esternalizzazione lungo le filiere globali, la massimizzazione ad ogni costo degli utili d’impresa’. A pagare il nostro benessere sono i più poveri. Una di queste è ‘Lan, vietnamita, ogni giorno cuce centinaia di scarpe, ma non può comprarle a suo figlio, che vede una volta all’anno’. Le proposte indicate nel rapporto per ridurre le differenze sono una ‘maggiore equità sociale, mettere un tetto agli stipendi dei top manager, proteggere i diritti dei lavoratori, aumentare la spesa pubblica ed adottare una maggiore progressività fiscale’.
Fonte: oxfamitalia.org