ROMA – “Il 40 per cento di candidate donne, ma i partiti italiani puntano sempre sugli uomini”. E la giornalista canadese abbandona per protesta la conferenza stampa di Liberi e uguali.
L’incontro con i giornalisti alla Stampa Estera era stato fissato per presentare i candidati del partito di Piero Grasso nelle circoscrizioni estere
Al tavolo dei relatori ci sono tre uomini: Massimo D’Alema, Erasmo Palazzotto e Claudio Bernabucci. Parlano tutti e tre. Illustrano tra le altre cose l’impegno del partito per la rappresentanza di genere, confermata nelle candidature per gli italiani all’estero.
Tra i giornalisti prende la parola Megan Williams, corrispondente da Roma della Canadian Broadcasting Corporation Cbc
“Non e’ possibile che a parlare siano solo uomini. Perche’ non c’e’ almeno una donna?”, chiede senza giri di parole. Bernabucci, che ha organizzato l’evento, la mette sul demografico-statistico. “Signora, succede che in Australia le donne sono maggioranza. In Canada purtroppo sono maggioranza gli uomini…”. A questo punto Palazzotto gli mette una mano sul braccio, come a invitarlo a correggere subito il tiro. Bernabucci aggiunge fulmineo: “La questione femminile e’ una questione molto seria e sostanziale e non meramente formale”.
Ma la Williams non pare per niente convinta della spiegazione
Si alza e lascia la sala della conferenza stampa. Raggiunta dall’agenzia Dire, Williams spiega: “E’ l’ennesima conferenza stampa politica italiana in cui non c’e’ una donna. Non riesco a contare quante conferenze stampa ci sono state qui alla Stampa estera in cui non c’e’ mai stata una voce femminile. Questi signori hanno sottolineato di avere il 40 per cento di donne candidate ma hanno osato di venire qua oggi in tre uomini, senza una donna. Ne ho avuto abbastanza”. Al di la’ del caso di specie, Williams lamenta che “la rappresentanza pubblica venga affidata sempre solo agli uomini senza pensare che non e’ piu’ accettabile presentare qualcosa in pubblico quando non c’e’ una donna tra i politici”.
Elezioni, nessuna donna? E la giornalista canadese lascia la conferenza di LeU