Potere al popolo, diario (incompleto) del giorno: a Napoli contestato Poletti e a Roma denunciato uno sfratto; in Trentino, no a dibattiti con i fascisti; presentata la lista in Umbria
una vignetta di Enzo Apicella per Potere al Popolo
Al Qg di PaP c’è entusiasmo: «35 inziative in 10 giorni: è nato un movimento popolare!».
Le assemblee di Potere al Popolo non si sono fermate ai primi mesi. Spiegano ancora in promotori: «Non era solo la scelta delle candidature in maniera trasparente, democratica, dal basso, ma l’esigenza di rafforzare presidi territoriali di lotta, di confronto, di comunità nuove che stavano crescendo, e non potevano fermarsi con la consegna delle liste. Il 4 febbraio torniamo per una nuova iniziativa nazionale con il NO Minniti DAY! Il nostro decoro è la solidarietà! Potere al Popolo, al di là delle percentuali, dei sondaggi che ci tacciono, è l’unico movimento popolare attualmente esistente in Italia!». Ecco alcune notizie di questa campagna elettorale quasi sempre oscurata dai mass media.
Napoli:«Oggi, il ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti ha partecipato, a Napoli, a una tavola rotonda dal titolo: Investire sui giovani con i beni pubblici – Nuove opportunità per Napoli. Riteniamo singolare che un ministro di un governo che ha devastato a colpi di scure il mondo del lavoro, approvando il Jobs Act, cancellando l’articolo 18, innalzando l’età pensionabile, favorendo precarizzazione e impoverimento, costringendo giovani studenti a lavorare gratis nel rispetto dei dettami della Buona Scuola, possa avere l’ardire di venire a proporre soluzioni per i giovani del sud». Lo afferma, in una nota, la lista Potere al Popolo. Alla tavola rotonda, informa PaP è intervenuta Chiara Capretti, candidata al collegio plurinominale della Camera per Napoli centro. «Si parla di un milione di nuovi posti di lavoro ottenuti grazie al Jobs Act. Si tace il fatto che su 10 contratti solo uno è a tempo indeterminato, e quel singolo contratto è a tutele crescenti, il che rende il lavoro tutt’altro che sicuro. Si è scelto di favorire le imprese con sgravi fiscali e agevolazioni, mentre contemporaneamente si smantellavano le tutele del lavoro», ha spiegato. «All’esterno del complesso che ha ospitato l’iniziativa erano presenti lavoratori di Napoli Sotterranea, da mesi nell’occhio del ciclone per aver impiegato a nero e senza adeguate misure di sicurezza decine di giovani, e lavoratori di Unicoop Tirreno. Questi ultimi sono in sciopero a seguito della decisione, da parte di Coop, di abbandonare la Campania, cedendo a un privato i due punti vendita di Napoli e di Santa Maria Capua Vetere», spiega ancora Potere al Popolo.
Trentino: “Confermata la nostra partecipazione alla competizione elettorale con il superamento del vaglio del tribunale di Trento, rendiamo noto a inizio campagna elettorale che ci rifiuteremo di partecipare a qualsiasi tipo di dibattito o tavola rotonda in presenza di esponenti di CasaPound”, ha detto Antonia Romano per la lista Potere al popolo. “La loro partecipazione alle elezioni politiche – aggiunge – rappresenta per noi un oltraggio alla memoria di chi ha lottato per la democrazia, un pericolo per la coesione sociale del nostro Paese. Non riconosciamo loro pari dignità politica perché per noi, che riteniamo fondamentale la garanzia dell’espressione libera delle opinioni da parte di tutte le persone, il fascismo, da loro interpretato anche attraverso pratiche politiche quotidiane, non è opinione. Poiché sappiamo che le regole di par condicio imporranno di considerare tutte le forze politiche impegnate in campagna elettorale alla pari, pur rinunciando ai pochi spazi che ci saranno concessi in un clima di copertura mediatica verso il nostro movimento, saremo noi a disertare i luoghi in cui sara’ presente CasaPound”.
Roma: «Questa mattina al Quarticciolo tre bambini e la loro madre sono stati sgomberati da numerosi agenti di polizia. Vivevano in uno scantinato abbandonato dell’Ater al Quarticciolo. Chi occupa lo fa perché non c’é una risposta adeguata sull’edilizia residenziale pubblica, perché molti sono disoccupati, perché famiglie monoreddito. E’ una vergogna”. Ne dà notizia Federico Giglio, attivista per il diritto alla casa e candidato di Potere al popolo alla Camera. Pietro, attivista al Quarticciolo e abitante del quartiere, spiega che “la famiglia viveva abusivamente in un negozio seminterrato di proprietà dell’Ater. Avevano tirato giù una parete di cartongesso e per questo sono stati cacciati. Ma l’abuso non è mai stato contestato loro (avevano 45 giorni di tempo per sanarlo) e questa e’ una irregolarità. Il Comune ha offerto a questa famiglia la possibilità di andare in una casa famiglia fuori Roma. Ma i bambini frequentano le scuole della zona, quindi la proposta è stata rifiutata. Ci attiveremo per loro presso il V Municipio”.
Perugia: Presentati oggi a Perugia i candidati e le candidate di ‘Potere al popolo’, lista nata dalla sfida lanciata dal centro sociale ex Opg ‘Je so pazzò di Napoli e raccolta da numerose realtà su tutto il territorio nazionale. Prende quindi ufficialmente il via anche in Umbria la corsa del movimento di sinistra che a Perugia e Terni si pone l’obiettivo di «dare rappresentanza a chi non ne ha» è stato detto in una conferenza stampa. «A quel mondo – è stato aggiunto – che ha subito le ingiustizie delle politiche neoliberiste di questi ultimi 25 anni». «Nel giro di poche settimane in molti abbiamo risposto su tutto il territorio nazionale a quella chiamata – è stato spiegato dai rappresentanti umbri di Potere al popolo -, dando vita a qualcosa come 200 assemblee territoriali alle quali hanno aderito comitati, soggetti politici, associazioni, movimenti, centri sociali, singole militanti. Sono emerse candidature rappresentative delle vertenze, dell’impegno e delle lotte politiche sui territori, senza imposizioni dal livello nazionale o candidature catapultate dall’alto. In circa dieci giorni abbiamo raccolto oltre 50.000 firme in tutta Italia e più di 1.800 nel territorio umbro». Secondo i candidati di Potere al popolo anche in Umbria si sente l’esigenza «di una reale svolta politica» poiché «centro-destra e centro-sinistra ormai praticano le stesse politiche, in piena sintonia con i governi nazionali». Potere al popolo annuncia quindi a Perugia e Terni «una campagna elettorale di militanza, di confronto e di ascolto delle persone» portando «nelle strade delle città umbre i contenuti e i progetti per il Paese», stando «davanti alle fabbriche per ascoltare le esigenze dei lavoratori». Una campagna elettorale che ogni settimana sarà incentrata su tematiche specifiche che saranno lanciate con conferenze stampa e azioni nei territori. Tra i candidati ex operai, un avvocato, il vicesindaco di Montegabbione con un dottorato in fisica, un contadino, un operatore sociale e una fisioterapista. Candidati al collegio plurinominale della Camera sono Andrea Ferroni (capolista), Flavia Battistoni, Valerio Tobia e Michela Monarchi. All’uninominale in lizza Isabella Marchino (Perugia), Luca Ceccarelli (Foligno – Altotevere), Emiliano Camuzzi (Terni-Spoleto). Candidati invece al collegio plurinominale del Senato Fiorangelo Silvestri (capolista), Gigliola Santarelli, Gaetano Tinti e Milena Romualdi. Nell’uninominale Fabio Sebastiani (Perugia-Gubbio-Città di Castello) e Maura Coltorti (Terni-Spoleto). «Questo progetto politico – ha detto Andrea Ferroni – raccoglie dieci anni di lotte, divergenze, di lavoratori, lavoratrici, precari, studenti. Raccoglie le vertenze di quelle persone che non hanno voluto chinare la testa. Il punto di rottura è quello di ricreare la fiducia con un percorso popolare dal basso per ridare credibilità alla sinistra».