‘Il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell’uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per quest’obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita’. Enrico Berlinguer, 7 giugno 1984. La vita è un bene prezioso e non può essere sprecata con la logica dei numeri e della crescita economica ad ogni costo. Lo scopo primo di una moderna cultura politica deve essere quello di adoperarsi per creare le condizioni affinché i propri cittadini, nessuno escluso, possano vivere in modo dignitoso. Ed oggi questo può avvenire solo con un’equa redistribuzione della ricchezza prodotta. Il prossimo 4 marzo saremo chiamati ad eleggere i deputati ed i senatori che nei prossimi cinque anni legifereranno e governeranno il Paese. Ecco alcune proposte che i futuri gruppi parlamentari potrebbero impegnarsi a realizzare.

Lavoro. Nel nostro Paese ci sono oltre tre milioni di disoccupati ed altrettanti Neet, cioè persone che non hanno un lavoro, non lo cercano e non studiano. A questi vanno aggiunti tutti coloro che hanno un’occupazione precaria o un lavoro irregolare. Quest’ultimo non solo è temporaneo ma è anche senza tutele e diritti. Le misure per ridurre le conseguenze sociali di questa drammatica situazione potrebbero essere: incrementare gli investimenti pubblici, adottare adeguate politiche industriali, accrescere gli incentivi all’occupazione, soprattutto nel Sud, ridurre le ore di lavoro a parità di salario o stipendio. Insomma, lavorare meno per lavorare tutti.

Questione meridionale. Tutti i dati statistici ed i report che sono stati pubblicati negli ultimi anni dai vari enti di ricerca evidenziano un crescente divario economico e sociale tra le diverse aree geografiche dell’Italia. Il taglio d’investimenti pubblici e privati nel Sud del paese ha accresciuto il numero di disoccupati e di coloro che vivono in una condizione di esclusione sociale. Con questa situazione è inevitabile l’aumento del fenomeno migratorio verso il Centro – Nord, ma oggi non si tratta più di contadini che partono con la valigia di cartone, bensì di giovani diplomati o laureati. La condizione di sottosviluppo strutturale in cui si trova il Meridione è così accentuata dall’abbassamento del livello culturale e sociale dei residenti nelle regioni del Sud.

Lotta alla povertà. Oltre un milione e mezzo di famiglie, cioè circa quattro milioni e mezzo di persone vivono in condizioni di povertà assoluta. Garantire una vita dignitosa a tutti i cittadini è un obbligo costituzionale oltreché una questione etica. A tale scopo l’eliminazione dei ticket sanitari e l’erogazione di un reddito minimo a chi non lavora o non può lavorare è il minimo che una società civile ed evoluta possa ipotizzare. Anziché continuare a produrre beni o servizi utili solo ad accrescere la ricchezza di pochi, dobbiamo adoperarci per la felicità di tutti gli essere umani.

Pensioni d’oro. Porre un tetto alle indennità pensionistiche e stabilire un importo minimo per quelle più basse. Inoltre, non erogare alcuna pensione a chi continua a lavorare e non ha necessità di un ulteriore reddito oltre a quello percepito.

Ridurre le tasse ai ceti medio – bassi. Aumentare l’imposizione per i redditi ed i patrimoni più alti e ridurre, invece, le imposte ai redditi medio – bassi.

Legare l’obbligatorietà dell’Imu e delle altre imposte locali al reddito percepito. In particolare abolire quelle per le piccole attività artigianali e commerciali.

Diritti. Semplificare le procedure per acquisire la cittadinanza italiana introducendo il principio del ‘diritto di suolo’.

Ridurre i vincoli burocratici e semplificare la legislazione. Le leggi dovrebbero avere come scopo quello di tutelare i più deboli. Invece la complessità normativa ed il suo linguaggio astruso sono utilizzati da chi è ‘ricco’ per mantenere il suo potere ed il suo status.

Astenersi dal proporre nuove riforme del sistema scolastico. Dopo i disastri prodotti dalla legge sulla #buonascuola, dalla riforma Gelmini e prima ancora da quella di Luigi Berlinguer, sarebbe opportuno non introdurre ulteriori norme sull’istruzione pubblica.

Ambiente. Adottare un piano che rimuova tutte le fonti energetiche inquinanti. Incentivare la riduzione degli sprechi alimentari. Favorire la cooperazione e la solidarietà.

Costruire una società che sia più giusta e che dia a tutti le stesse opportunità è possibile, ma è necessario continuare a resistere e lottare per poterla realizzare.  

Fonte: REDNEWS – Aforismi

Di Giovanni Pulvino (REDNEWS)

Insegno Scienze giuridiche ed economiche dal 1993. Dopo tanti anni di supplenze sono passato di ruolo nel novembre del 2015. In quel periodo il portale web di Tiscali dava agli utenti la possibilità di esprimersi tramite le ‘Socialnews’. Ed è cosi che nel luglio del 2012 ho iniziato a scrivere articoli raccontando le vicende dei precari storici della scuola. Per un anno ho collaborato anche con ComUnità del portale Unità.it. Successivamente, per integrare e proseguire quell’esperienza durata oltre 3 anni, ho creato REDNEWS (28 giugno 2015), un ‘blog di cronaca, informazioni e opinioni dal profondo Sud’. Il mio scopo era ed è quello di dare voce a chi è escluso dalla società, in particolare i disoccupati, i precari, i pensionati al minimo. Nello stesso tempo intendo esprimere il punto di vista di chi vive nel Meridione, terra che è regolarmente esclusa oltreché dal benessere economico anche dai circuiti d’informazione nazionali. La linea editoriale del blog può essere riassunta con le parole scritte nel IV secolo a.C. dal poeta e drammaturgo greco Sofocle: ‘L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo’.

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