È ormai noto che un F-16 istraeliano è stato abbattuto da
un S-200 siriano, più comunemente noto come Sa-5 Gammon.

Le implicazioni di tale notizia sono due.
La prima, che un F-16 jet di quarta generazione orgoglio a stelle e strisce sarebbe stato abbattuto da un S-200 che se pur modificato rimane un missile concepito negli anni ’60 in Unione Sovietica, e rappresenta uno degli armamenti contraerei più vecchi a disposizione della difesa siriana che può contare anche su sistemi semoventi più moderni quali gli S-300.
La seconda implicazione lascia pensare che i siriani hanno deciso di abbandonare la difesa passiva cioè  incassare i colpi limitandosi a rilasciare comunicati che promettono una risposta.

È indubbio che i vertici dell’esercito siriano si sentano più forti, sicuramente per la protezione garantita dalla Russia ma anche a seguito della piega, a loro favorevole,  che sta prendendo il conflitto.

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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