#FedericoOvunque, raccolta fondi di Acad per le multe alle tifoserie. L’adesione di candidati di Potere al Popolo alla campagna di solidarietà

di Ercole Olmi

#FedericoOvunque: «La memoria non si nega. La memoria non si autorizza», scrive Acad, l’associazione contro gli abusi in divisa, lanciando la campagna di solidarietà concreta con i tifosi colpiti dalla repressione per aver portato in curva l’immagine di un ragazzo, Federico Aldrovandi, ucciso da quattro poliziotti senza alcuna ragione.

Ecco il bilancio provvisorio delle multe: 14 Multe ai ragazzi della Torino Hooligans, 1 multa ai Forever Ultras Bologna 1974 in trasferta a Napoli, multa agli UTC Sampdoria, 3 multe ai Boys Parma, pezza strappata ai tifosi del Siena con multa alla società idem per i tifosi del Prato a Siena con multa alla società.

Contro la ferocia degli aguzzini che una notte d’autunno spensero i suoi sogni di ragazzo, strappandolo alla vita e ai suoi affetti più cari. Contro la ferocia degli apparati di polizia che tentarono con menzogne, diffamazioni, insabbiamenti di nascondere la verità. Contro la ferocia di chi dinanzi ad ogni tragedia dichiara che “le responsabilità individuali saranno perseguite”. Contro l’ipocrisia del cordoglio istituzionalizzato.Contro l’ipocrisia di coloro che si ricordano di Federico solo sotto elezione dopo aver votato le leggi liberticide ad uso ed abuso di chi ne vorrebbe negare il ricordo. Contro la violenza pubblica ed ufficiale con la quale si ha l’intenzione di impedire la libera espressione del pensiero e colpire chi dissente.

Federico è entrato ed entra. Perché per mostrare la vita non dovrebbe servire né preavviso né autorizzazione. Aldro è apparso ovunque. Il suo sguardo ha sgretolato le ipocrite velleità di far cadere nell’oblio la sua storia come quelle di chiunque abbia subito la violenza dello Stato.

Molte voci si sono fatte una sola voce. Non stupisce che proprio dagli stadi, luoghi di passione, essa si sia elevata: “Noi non dimenticheremo mai Federico e tutti gli altri. Noi non tollereremo che riaccada. Federico entra ed entrerà ovunque!”

Nei giorni successivi al lancio della campagna #FedericoOvunque, sono iniziate le molte segnalazioni di abusi ed intimidazioni messi in atto nei confronti di tifosi e gruppi Ultras, colpevoli di avere desiderato introdurre o di avere introdotto all’interno degli stadi vessilli recanti l’immagine del viso di Federico o striscioni in suo onore. Non ci è stato difficile prevedere cosa poi di fatto è accaduto. Una vergogna senza fine con multe di migliaia di euro a Torino, le sanzioni per la coreografia dei tifosi del Parma a Terni, la multa a Napoli per i bolognesi in trasferta o quella per la Genova blucerchiata, le pezze strappate ai tifosi di Siena e Prato con ripercussioni sanzionatorie verso le rispettive società, le ignobili dichiarazioni del giudice sportivo che ha descritto il volto di Federico come “provocatorio” nei confronti delle forze dell’ordine. Può bastare?

Un gruppo di candidati di Potere al Popolo, impegnati da tempo nei movimenti sociali e nelle battaglie contro la repressione, ha aderito alla campagna. Si tratta di Nicoletta Dosio, candidata in Val Susa; del molisano Italo Di Sabato dell’Osservatorio Repressione; di Ilaria “Norma” Mugnai, candidata a Firenze; Francesca Coppo di Savona, candidata in Liguria a Savona, assieme a Checchino Antonini, giornalista di Popoff.

«Contro la violenza pubblica ed ufficiale con la quale si ha l’intenzione di impedire la libera espressione del pensiero e colpire chi dissente». Sposiamo queste parole dell’appello di Acad, l’associazione contro gli abusi in divisa, e aderiamo alla campagna di raccolta fondi e di solidarietà con i tifosi puniti per aver esposto negli stadi l’immagine di Federico Aldrovandi, ucciso a diciotto anni, senza ragione, da quattro poliziotti. Un delitto che settori della questura di Ferrara provarono a insabbiare (ci sono state altre condanne) e che qualche sindacato di polizia ha provato a strumentalizzare solidarizzando con i quattro responsabili, condannati in ogni grado di giudizio. Noi, militanti impegnati ogni giorno nella lotta alla repressione del conflitto sociale e degli stili di vita, sosteniamo la campagna #FedericoOvunque e ci impegnamo a portarla in parlamento con gli eletti di Potere al Popolo visto che la Lega, mandante morale del raid di Macerata, ha candidato il segretario del Sap, sindacato che tributò una lugubre standing ovation ai quattro colpevoli dell’omicidio Aldrovandi. Chiediamo a chiunque voglia contribuire al pagamento delle multe di fare una piccola donazione al conto di Acad come ci accingiamo a fare noi.

 

 

 

Solidarietà ai tifosi. Federico Ovunque (anche in Parlamento)

 

 

Di Nardi

Davide Nardi nasce a Milano nel 1975. Vive Rimini e ha cominciato a fare militanza politica nel 1994 iscrivendosi al PDS per poi uscirne nel 2006 quando questo si è trasformato in PD. Per due anni ha militato in Sinistra Democratica, per aderire infine nel 2009 al PRC. Blogger di AFV dal 2014

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