Francesco Cecchini
L’ex presidente Alberto Fujimori sarà processato perché coinvolto nell’assassinio di campesinos della comunità di Pativilca il 29 gennaio 1992.
Cosa è successo a Pativilca?
Il 29 gennaio 1992, un distaccamento del gruppo Colina ha rapito, torturato e ucciso sei contadini di El Caraqueño e San José nel distretto di Pativilca (Barranca). Le settimane precedenti il gruppo Colina (Il gruppo Colina era un gruppo paramilitare i cui membri operavano in Perù in diversi distaccamenti dagli anni ’80 agli inizi degli anni ’90, parte di una strategia denominata guerra a bassa intensità, intrapresa dallo stato peruviano attraverso le sue forze armate). aveva ricevuto informazioni su presunte attività terroristiche nell’area. Sotto il comando di Martín Rivas, i Colinas ottennero un elenco di nomi da un informatore e perquisirono casa per casa per scovarli e arrestarli. Furono assassinati, dopo aver subilto torture, Jhon Calderón Ríos, Toribio Ortiz Aponte, Felando Castillo Manrique , Pedro Agüero Rivera , Ernesto Árias Velásqueze César Rodríguez Esquivel, tra i 38 e i 17 anni. Nel 2006, ex membri del gruppo Colina riconobbero la responsabilità diretta degli omicidi, che per anni si credette che fossero stati eseguiti da Sendero Luminoso. Inoltre confessarono che questi erano stati commessi con l’approvazione di autorità militari superiori. Un certo Jorge Ortiz Mantas, membro del gruppo Colina, ha confessato la sua partecipazione al caso Pativilca ed è stato colui che parlò della responsabilità di Fujimori. Ortiz è uno degli ex agenti che ha indicato che Colina dipendeva, oltre a Nicolás Hermoza Ríos, dall’ex consigliere presidenziale Vladimiro Montesinos e quindi da Fujimori. L’8 febbraio 2008, in una sessione del tribunale, Ortiz ha incriminato Hermoza Ríos, che risondeva direttamente agli ordini di Fujimori.
Questo processo a Fujimori è in pratica un atto contro il suo indulto, che ha provocato un’ opposizione di massa, finora 5 manifestazioni moltiduninarie, al presidente Pablo Pablo Kuczynski che l’ha concesso. Signifcativa è stata la dichiarazione di Veronika Mendoza, leader di Nuevo Perù: Ciò che ha fatto ( ) è stato un vile tradimento della Patria. In cambio di aver salva la pelle, ha negoziato con il fujimorismo un infame perdono al corrotto e assassino Alberto Fujimori. Ancora una volta ha agito come vendipatria.”
Va sottolineato che la Comisión Interamericana de Derechos Humanos ha fin dall’inizio respinto l’indulto. Concesso dal presidente Pedro Pablo Kuczynski a Fujmori. ” Respingiamo la grazia ad Alberto Fujimori perché è una decisione contraria agli obblighi internazionali del Perù. Il perdono presidenziale è un potere costituzionale discrezionale del Presidente della Repubblica, ma deve essere governato dai principi costituzionali e dalle norme internazionali sui diritti umani”
Sulla vicenda in Ancora Fischia il Vento sono stati pubblicati i seguenti due articoli.
https://www.ancorafischiailvento.org/2017/11/24/la-saga-dei-temibili-fujimori/
https://www.ancorafischiailvento.org/2018/01/06/peru-proteste-lindulto-fujimori/