Di Robert Fantina
Con l’allontanamento non del tutto inaspettato del Segretario di Stato americano Rex Tillerson, si è ora spenta la luce più intensa nell’amministrazione Trump. Non è che l’illuminazione causata da quella luce fosse particolarmente brillante, ma quando si opera nel buio totale, anche una piccola candela è un qualcosa per la quale essere grati.
L’ex amministratore delegato della Exxon Mobile ha appoggiato il JCPOA (Joint Comprehensive Plan of Action – Piano d’azione congiunto globale); ha cercato una soluzione diplomatica con la Corea del Nord e non soltanto ha cercato di rimandare lo spostamento a Gerusalemme dell’ambasciata degli Stati Uniti a Israele, ma ha anche evitato di visitare Israele dell’Apartheid durante una visita del Medio Oriente nello scorso febbraio. In ognuno di questi modi significativi, Tillerson era diverso dal suo capo imprevedibile e avventato che non tollera alcun disaccordo con i suoi pensieri che cambiano sempre. Aggiungete a questo il fatto che in ottobre si è detto che Tillerson aveva chiamato Trump deficiente e che fondamentalmente gli ha dato il benservito.
Ora attraverso la porta girevole che conduce alle nomine della Casa Bianca entra Mike Pompeo, capo della CIA, Agenzia Centrale di informazioni. Ci si chiede quanto piacerà alla comunità internazionale questa nomina. La CIA è sia famosa che famigerata per avere rovesciato governi stranieri, destabilizzato i governi di altre nazioni, rapito cittadini statunitensi e stranieri e averli torturati. E ora l’uomo che ha sovrainteso a quella agenzia deplorevole è in procinto di diventare il massimo diplomatico degli Stati Uniti.
Forse si potrebbe dire ingenuamente, che il Congresso non permetterà una tale farsa. Certamente, i funzionari statunitensi eletti che rappresentano il volere del popolo nella più grande democrazia del mondo (battuta!) non permetterà che un persona di questo genere rappresenti il paese nel mondo.
Quando volano gli asini
Non è possibile pensare che i membri avidi, pigri, corrotti del Congresso degli Stati Uniti faranno una cosa del genere. Farlo richiederebbe sforzi, integrità, arte di governare, onore, rispetto per la sacra fiducia che è stata loro concessa e il desiderio di fare la volontà del popolo. Al lettore questo sembra la descrizione del vostro membro del Congresso? Potete nominare più di, diciamo, due di tali membri a cui si applichino questi attributi?
C’è però un lato positivo in questa nuvola nera? Il lettore sa già che la risposta a questa domanda è un ‘No!’ fragoroso, ma facciamo tutti finta di niente per pochi minuti. Come sostituto di Pompeo, la CIA, per la prima volta nella storia, avrà una donna alla sua guida. Oh, un’ altra spaccatura nel soffitto di cristallo! Non è una buona cosa?
No. Mentre io non ho problemi se una donna ha un qualsiasi ruolo negli affari, nel governo, o in un altro ambito, ho un grosso problema se Gina Haspel farà qualsiasi altra cosa tranne che scontare una pena in carcere. Ha gestito l’unità per la tortura alla CIA, compito che includeva metodi condannati dalla comunità internazionale e illegali anche in base agli standard degli Stati Uniti, anche se il governo americano segue le regole soltanto quando se la sente di farlo. Durante il regno del terrore della Haspel, queste regole sono state rimosse. La Haspel ha perfino distrutto le prove filmate delle torture che permetteva di infliggere. Sembra una scelta ideale per essere a capo della CIA, considerandone il mandato terroristico.
E Pompeo? Come Trump disdegna il JCPOA e vuole che venga ‘migliorato’ o respinto. Potrebbe essere utile (anche se probabilmente no) informarlo che una volta che un accordo è stato firmato da tutte le parti attinenti, una parte potrebbe chiedere degli adeguamenti, ma deve aderire all’accordo così come è stato firmato a meno che e fino a quando vengano fatti questi adeguamenti. Se, però, le altre parti non desiderano alterare l’accordo, tutte le parti devono ancora attenersi ai suoi termini. Il fatto che un accordo sia stato firmato durante un’amministrazione non cambia il fatto che sia legge; il Presidente Barack Obama aveva firmato il JCPOA non rappresentando se stesso, ma gli Stati Uniti. Questo vale per tutti gli accordi internazionali.
Pompeo potrebbe anche desiderare di pensarci due volte prima di usare le tattiche della CIA contro l’Iran. Afferrare la tigre dalla coda non è mai consigliabile, specialmente quando questa tigre ha i suoi denti aguzzi e degli amici con un morso ancora più mortale. Riguardo al JCPOA ha detto: “Non vedo l’ora di far ritirate questo accordo disastroso con il più grosso sostenitore statale del terrorismo.” Mi meraviglia che il direttore della CIA abbia il coraggio di chiamare qualsiasi altro paese diverso dagli Stati Uniti “il più grande sostenitore statale del terrorismo”. Sta afferrando con una mano la coda della tigre e con l’altra mano le sta infilando un bastone. Una mossa non intelligente.
Circa l’argomento del grosso e cattivo Lupo della Russia, ha detto questo: “C’è una lunga storia di tentativi russi di influenzare gli Stati Uniti.” Potremmo sostituire il mondo ‘israeliano’ con quello ‘russo’ e vedere come si adatta? Oppure, che dire degli sforzi degli Stati Uniti di ‘influenzare’ altre nazioni, armando addestrando e finanziando i terroristi in quelle nazioni?
Di recente, Trump ha accettato di incontrarsi con Kim Jong Un della Corea del Nord. Pompeo ha espresso queste perle di saggezza riguardo alla Corea del Nord: “Lavoreremo sodo per essere sicuri di avere ciò che il presidente ha esposto molto chiaramente per tutto il tempo che è stato in carica, cioè la completa, verificabile e irreversibile denuclearizzazione della Corea del Nord.” Ci si potrebbe chiedere perché un rappresentante del paese con la più grande e crescente scorta nucleare del pianeta, l’unico paese che ha mai usato le armi nucleari (contro una popolazione civile, nientemeno), avrebbe il fegato di chiedere che un’altra nazione si denuclearizzi. E Pompeo opportunamente dimentica, o non sa o non gli importa, che gli Stati Uniti hanno distrutto la Corea del Nord all’inizio degli anni ’50 e che la leadership Nordcoreana, come la leadership di qualsiasi paese sul pianeta, ha sia il diritto che la responsabilità di fare ciò che è necessario per proteggere i suoi cittadini. Data la storia di estrema violenza barbarica contro la Corea del Nord, perché mai quel paese dovrebbe accettare di rinunciare alle sue armi nucleari?
Mentre Pompeo e Haspel sembrano dei disastri per i diritti umani e la legge internazionale, si può ottenere un piccolissimo conforto sapendo che stanno entrando nella casa degli orrori di Trump, dove il proprio mandato può durare da un certo numero di giorni a un certo numero di mesi. Mentre c’è un danno incalcolabile che possono fare in quel periodo, compreso il causare l’annientamento completo della vita sulla terra, si spera che il tempo che passeranno nelle loro cariche, sarà troppo limitato perché provochino un disastro del genere. Tuttavia, come già detto, questo è soltanto di minimo conforto. Chi scrive questo non dormirà troppo bene di notte.
Nella foto: Rex Tillerson e Mike Pompeo.
Il libro più recente di Robert Fantina è: Empire, Racism and Genocide: a History of US Foreign Policy (Red Pill Press) [Impero, razzismo e genocidio: storia della politica estera degli Stati Uniti].
Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo
Fonte: https://www.counterpunch.org/2018/03/16/bad-to-worse-tillerson-pompeo-and-haspel/
Traduzione di Maria Chiara Starace
Traduzione © 2018 ZNET Italy – Licenza Creative Commons CC BY NC-SA 3.0