Francesco Cecchini

NOLLYWOOD. Nollywood è l’industria cinematografica della Nigeria che supera quella degli Stati Uniti, Hollywood, ed è seconda nel mondo subito dopo la prima, quella dell’India, articolata in Bollywood, Mollywood,Chhollywood, Sandalwood, Kollywood e Tollywood, secondo i luoghi e le lingue. Mentre l’ India  produce annualmente circa 1,250 films,  Nollywood  ne produce un migliaio . I film non vengono distribuiti per lo più in sale cinematografiche, ma in dvd. Un documentario Nollywood Babylon dei registi Ben Addelman and Samir Mallal, prodotto da Pictures e dal National Film Board of Canada in collaborazione con Documentary Channel, ha partecipato Sundance Film Festival 2009  racconta bene i metodi di lavoro, le trame ed è ancora valido. Il trailer del documentario  è il seguente:

https://www.youtube.com/watch?v=rRVUNYV7Mto

Va detto che i registi nigeriani adottano prontamente le nuove tecnologie. Le fasi di lavoro della post-produzione, montaggio, colonna sonora, editing, sono realizzate interamente al computer. Il costo di produrre un film di Nollywood varia da 25.000 a 70.000 dollari. I temi dei films sono vari. Dai comici, alla magia, ai tradimenti famigliari, alla prostituzione a storie d’amore e di gelosia. Fra i tantissimi di serie B o C vi sono anche film d’autore, di qualità.

BREVE STORIA DI NOLLYWOOD. Nollywood viene da lontano. Cineasti coloniali iniziarono a produrre film per il pubblico locale in Nigeria dagli anni ’20.Il primo lungometraggio realizzato in Nigeria fu Palaver (Chiacchiere o Disturbo) del 1926 prodotto da Geoffrey Barkas. Vi erano anche attori nigeriani, ma il contenuto nettamente razzista, in quanto esprimeva il punto di vista di un regista, colonialista inglese sull’Africa. I films prodotti durante la colonia inglese avevano in genere queste caratteristiche. Dopo l’indipendenza della Nigeria nel 1960, il business del cinema si espanse rapidamente, con la creazione di nuove case cinematografiche. Tuttavia, ci fu un significativo afflusso di film americani, indiani, cinesi e giapponesi; i manifesti di film di questi paesi erano dappertutto nelle sale del teatro e gli attori di queste industrie sono diventati molto popolari in Nigeria. Verso la fine degli anni ’60 e negli anni ’70 le produzioni nigeriane nei cinema aumentarono gradualmente, in particolare le produzioni nella Nigeria occidentale. Il boom del petrolio dal 1973 al 1978 contribuì  immensamente alla crescita, anche spontanea, della cinematografia in Nigeria. Cos’ è Nollywood oggi è stato detto all’inizio. NOLLYWOOD IN ITALIA. Nollywood è arrivata anche in Italia, ne ha parlato L’Espresso in un articolo del 2016.

http://espresso.repubblica.it/attualita/2016/07/22/news/nollywood-arriva-in-italia-e-racconta-i-migranti-senza-reticenze-1.278172

A Torino, Brescia, Padova, Firenze, Roma e in Emilia sono nate decine di piccole case di produzione nigeriane per un pubblico di nigeriani che vivono in Italia e con temi che riguardano i migranti. Un fatto importante è avvenuto lo scorso gennaio. Medici Senza Frontiere ha invitato  Stephanie Linus a Catania a visitare nave Aquarius  che Ong  SOS Mediterrané e la stessa MSF utilizzano per salvataggi in mare. Di oltre 1500 donne salvate su Aquarius nel 2017, oltre il 40 per cento proviene dalla Nigeria Stephanie Linus dopo una carriera da attrice, è stata Miss Nigeria ed è uno dei volti più conosciuti di Nollywood ora  è anche regista.

Stephanie Linus

Lo scopo della visita è produrre un film sulla tratta delle migranti nigeriani.Nella conferenza stampa allestita nello shelter, la sala coperta della nave riservata alle donne salvate in mare, Stephanie ha dichiarato:  “Ho accettato l’invito di Msf , in questi mesi ho avuto modo di apprezzare il gran lavoro che compiono su questi temi nel Mediterraneo. Le vittime del racket della prostituzione vengono in larga parte dal mio paese. Ho sentito il dovere di aggiungere anche la mia voce alla loro campagna. Molte ragazze  sono reclutate da persone vicine alle loro famiglie, per garantire la loro obbedienza una volta in Europa. Vengono ricattate, abusate, manipolate.  Io ho avuto la fortuna di studiare e di formarmi ( Stephanie Linus è laureata in letteratura inglese, ) nel mio Paese. Ma chi non ha gli strumenti può essere facilmente ingannato con false promesse. Tanto più che molte ragazze scelgono di partire anche per sfuggire ai matrimoni precoci. Voglio girare un film dedicato alla tratta delle donne nigeriane. So bene che non cambierà le cose ma magari qualche ragazza vedendola scoprirà cosa la aspetta se decide di partire e cambierà idea. La tratta è un drammatico fenomeno di massa.  Ad Edo, Delta, Lagos, Ogun, Anambra, Imo e in altri luoghi andare a Roma o in Italia significa andare a prostituirsi. E il viaggio  non è in prima classe, anzi. I 715 km di viaggio da Kano,  Nigeria ad Agadez, Niger espongano le giovani alle ritorsioni dei funzionari di frontiera sia nigerini che nigerian”. Da Agadez si parte per attraversare il confine, percorrendo circa 3.500 chilometri nel deserto a bordo di pick-up carichi di migranti. Superato il Niger, le ragazze arrivano in Libia, dove violenze e abusi sono all’ordine del giorno. Il film, o docu-film, di Stephanie Linus è un importante contributo a informare e combattere la schiavitù sessuale di moltissime giovani nigeriane.

Ragazze nigeriane in Italia.

 

 

 

 

 

 

 

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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