PCdoB – Partido Comunista do Brasil LULA É UN PRIGIONIERO POLITICO Ampiezza, mobilitazione e lotta per la libertà di Lula
Un’altra tappa del colpo di stato dell’agosto 2016 è stata compiuta: il più grande leader politico del paese, l’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva, è arbitrariamente e ingiustamente incarcerato. E’ un prigioniero politico. È in carcere in virtù di verdetti commissionati, precedentemente elaborati. Nessuna prova è stata dimostrata contro di lui. Le sentenze sono basate solo su dichiarazioni di criminali rei confessi che hanno ottenuto in cambio i benefici e i privilegi della cosiddetta legge della delazione premiare.
Si dica la verità. Lula è stato incarcerato perché nel paese, con una delle maggiori disuguaglianze sociali nel mondo, ha governato principalmente a favore dei poveri. È imprigionato perché ha messo il Brasile dritto in piedi. Con lui, il paese ha iniziato a relazionarsi in forma attiva con le grandi potenze del sistema internazionale. Lula è incarcerato per aver gettato le basi di un ciclo di sviluppo sovrano, democratico e di progresso sociale.
Lula è in carcere perché, come attestano tutti gli istituti di ricerca, oggi è il pre-candidato per la Presidenza della Repubblica con maggiore sostegno popolare. Il suo arresto e la sua esclusione dalla corsa presidenziale costituiscono una sorta di esigenza per le forze reazionarie che hanno promosso la rottura democratica.
Che nessun cittadino, nessuna cittadina, nessun dirigente o partito politico, soprattutto del campo progressista, si lascino ingannare. L’arresto di Lula non è un fatto isolato, fa parte di un piano i cui obiettivi bersagli sono lo stato di diritto democratico, la sovranità del paese, la democrazia, i diritti sociali e del lavoro.
La libertà di Lula deve essere, ad da oggi, una bandiera che deve essere tenuta alta da tutte le forze democratiche, popolari e patriottiche.
Per il PCdoB, le forze progressiste devono tenere la seguente linea: ampiezza (per aggregare la più ampia gamma di forze politiche e sociali), mobilitazione, anche con gruppi successivi e diversificati a Curitiba(dove Lula e’ detenuto, next), resistenza attiva, in onde crescenti, nelle strade, nei parlamenti legislativi, sui social network, in tutti gli spazi possibili, fino a quando il viaggio democratico e popolare libera Lula da questa ingiusta detenzione.
San Paolo, 7 aprile 2018
Luciana Santos
Presidente del Partito Comunista del Brasile – PCdoB
Manuela D’Ávila
Pre-candidato di PCdoB alla Presidenza della Repubblica