Il 16 aprile 1961 il Comandante in Capo Fidel Castro ha parlato al popolo congregato nell’angolo di 23 e 12 nel quartiere del Vedado, a L’Avana.
Le sue parole erano un tributo alle vittime del bombardamento crudele da parte degli aeroplani nordamericani in distinti punti della Repubblica di Cuba, in queste, riaffermava il carattere socialista della Rivoluzione quando esprimeva:
“Compagni operai e contadini: questo è la rivoluzione socialista e democratica degli umili, con gli umili e per gli umili. E per questa rivoluzione degli umili, con gli umili e per gli umili, siamo disposti a dare la vita.”
Fidel, come studioso delle idee “martiane”, marxiste-leniniste e l’ideologia di Engels ha avuto sempre la premessa che il popolo è l’unico che dirige e governa un paese, evidenziandosi come la chiave dei successi della Rivoluzione Cubana, di lì le sue parole il 2 dicembre 1976, nella costituzione dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare:
“Il socialismo, elevato alla sua più alta espressione con le idee di Marx, Engels e Lenin, ci ha insegnato anche le leggi che dirigono lo sviluppo della società umana e le strade che conducono al trionfo definitivo della nostra specie, su tutte le forme di schiavitù, sfruttamento, discriminazione ed ingiustizia tra gli uomini.”
Su perché abbiamo scelto il socialismo, il 3 febbraio 1991, ha dichiarato:
“… noi abbiamo scelto il socialismo perché è un sistema giusto, un sistema molto più umano, un sistema di vera uguaglianza…”
Nelle sue parole durante il 40º anniversario della dichiarazione del carattere socialista della Rivoluzione Cubana ha affermato:
“Senza il socialismo Cuba, benché senza pretenderlo, non si sarebbe trasformata in esempio per molte persone nel mondo e nella portavoce leale e costante delle cause più giuste.”
“Senza il socialismo le famiglie cubane non potrebbero vedere crescere i loro figli sani, istruiti, preparati, senza paura di che qualcuno li induca alla droga, od al vizio, o possano morire nelle loro scuole con l’intervento dei loro stessi compagni. Senza il socialismo Cuba non sarebbe, come lo è oggi, la più solida barriera nell’emisfero contro il traffico di droga, a favore, perfino, della società nordamericana.”