Francesco Cecchini

Il comitato centrale del Partito Comunista Colombiano (PCC) in una recente lettera aperta ha dichiarato di sostenere alle prossime elezioni presidenziali Gustavo Petro, candidato di sinistra per Colombia Humana.  Gustavo Petro ex guerrigliero del Movimiento 19 de abril (M-19 attivo dal 1970 al 1990) è stato sindaco di Bogotà con un modello  basato su molteplici proposte come la fusione di società di servizi pubblici, il tram per il settimo, il rifiuto di costruire la Longitudinal Avenue of the West o il creazione di un minimo vitale gratuito di acqua. Ottenne buoni risultati, ma fu destituito per una crisi di raccolta di immondizie, strumentalizzata dalla destra. In seguito Petro fu assolto.                                                                                      Il PCC nel documento ha definito alcuni punti programmatici adeguati alla fase attuale che vive la Colombia:

a. formare governo democratico di transizione espressione di unità e convergenza degli interessi popolare in armonia con gli ideali di unità latinoamericana e autodeterminazione dei popoli

b. creare un nuovo modello economico che elimini l’alta concentrazione di ricchezza

c. attuare profonde riforme sociali che possano garantire  protezione sociale per tutti i colombiani, in particolare per la popolazione rurale.

d. rispettare fedelmente e attuare l’accordo di pace con le FARC-EP

e. raggiungere un accordo di pace con l’ELN

f. aprire la strada al dialogo con l’Esercito popolare di liberazione (EPL).

Il link con il documento è il seguente:

http://www.pacocol.org/index.php/comite-central/4492-el-partido-comunista-apoya-la-campana-petro-presidente

Il contenuto dell’appello del PCC è in armonia con il programma presidenziale di Gustavo Petro.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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