Alexis Tsipras nel suo discorso durante la cena di lavoro dei capi di stato e di governo dei 28 tenutasi ieri sera a Sofia, ha evidenziato che l’Europa non può entrare nella logica di blocchi contrapposti, ma deve essere basata sui principi, l’Europa deve avere una posizione comune non solo sulla questione dell’Iran, ma anche su altre questioni come quella palestinese.
Il primo ministro greco ha espresso il suo orrore e la sua netta contrarietà alle azioni di Israele che hanno portato alla morte di decine di dimostranti palestinesi e minano le prospettive di una possibile soluzione del problema palestinese.
Egli ha sottolineato che è importante mantenere una posizione unitaria dell’Unione europea a favore della soluzione dei due Stati, con garanzie per la sicurezza di Israele, e per la ripresa dei negoziati diretti e sostanziali in questa direzione. Posizione che, come ricordato da Tsipras, egli aveva già rappresentato direttamente al primo ministro Benjamin Netanyahu durante il loro incontro avvenuto a Cipro la scorsa settimana.
Alexis Tsipras ha aggiunto che, anche se il ruolo degli Stati Uniti rimane da considerare fondamentale per trovare una soluzione, la loro mossa unilaterale di trasferimento dell’ ambasciata statunitense a Gerusalemme, prima di poter realmente proporre un piano complessivo per la pace, è avvenuta a scapito della soluzione e della situazione creata sul campo. Tsipras ha sottolineato che l’UE dovrebbe svolgere un ruolo importante per risolvere la questione palestinese e che deve dimostrare un atteggiamento dinamico.
Nella discussione che ha avuto luogo nel corso della stessa cena sulla questione iraniana, il primo ministro greco ha sottolineato che il mantenimento dell’accordo sul programma nucleare iraniano in atto è fondamentale per garantire la stabilità in Medio Oriente. Secondo Tsipras, la stabilità in Iran è di particolare importanza per la questione della gestione dei flussi migratori. Ha anche sottolineato, secondo quanto riferito, che se l’accordo venisse meno, potrebbe riattivarsi il programma nucleare iraniano, un fatto che potrebbe spingere anche altri paesi della regione alla corsa al nucleare con conseguenze negative incalcolabili per la sicurezza regionale e non solo.
Alexis Tsipras ha osservato che oggi l’Unione europea deve uscire con un messaggio comune, che affermi che resta impegnata all’accordo, nella misura in cui anche l’Iran continua a rispettare gli impegni presi. Inoltre ha sottolineato che l’UE dovrebbe sempre cercare di fare pressioni sull’Iran per contribuire alla stabilità regionale e, in particolare, alla pace in Siria.