Francesco Cecchini
La lotta e l’impegno delle nonne di Plaza de Mayo per la ricerca della giustizia e dei diritti umani compie 40 anni. La Fondazione Abuelas de Plaza de Mayo è stata nominata nuovamente per partecipare al Premio Nobel per la pace, è la sesta volta. Il Comitato norvegese che amministra il premio ha accettato la nomina. Daniel Filmus del Frente para la Vicoria è stato incaricato della presentazione al Comitato norvegese. La lotta delle abuelas è stata riconosciuta da molte organizzazioni internazionali. L’annuncio ufficiale verrà dato a breve dalla presidente della Fondazione, Estela de Carlotto, in un salone della camera argentina dei deputati, alla presenza di personalità. In occasione del 42° anniversario della dittatura militare in Argentina, lo scorso 24 marzo 2018, Estela de Carlotto, il giorno della memoria, la leader de las abuelas, parlò a Plaza de Mayo di fronte alla Casa Rosada, sede del governo, a Buenos Aires e ha messo in rilievo che “La lotta che ci ha permesso di recuperare 127 nipoti, figli di desaparecidos i durante la dittatura militare.” Inoltre criticò la mancanza di rispetto dei diritti umani da parte di Macri e sottolineò che las abuelas, las madres de Plaza de Mayo e altri gruppi “non permetteranno il rilascio di genocidi condannati per crimini contro l’umanità”, riferendosi, innanzitutto al criminale Alfredo Astiz. Enriqueta Estela Barnes de Carlotto è la parente argentina dello scrittore italiano Massimo Carlotto L’origine è Guido Carlotto anarchico di Arzignano, Veneto, che fuggi in Argentina per sfuggire i fascisti. Una figlia di Estela, Laura, incinta di 3 mesi fu sequestrata nel 1977 e imprigionata a La Cacha, La Plata. A giugno del 1978 Laura diede alla luce un figlio. Dopo il parto Laura fu assassinata. Estela de Carlotto Plaza de Mayo riuscì a identificare il nipote, Ignacio Guido Montoya Carlotto, ma non tutti figli di desaprecidos rubati da criminali legati alla dittatura militare sono stati identificati e recuperati.
Estela de Carlotto