Francesco Cecchini
La Francia che si ribella alle politiche neo liberiste sabato 26 maggio è scesa in piazza contro Emanuel Macron, il presidente dei ricchi e la sua politica d’austerità. Una marea popolare che ha unito 65 organizzazioni, tra le quali,PCF, NPA o Europe écologie les verts, Attac, Act’up, Confederation Paysanne, Les Effronté.es!, l’Unione di la magistratura che hanno risposto all’appello del sindacato CGT e della France Insoumise. Per il Segretario nazionale del PCF Pierre Laurent, “la forza delle proteste di sabato è stata la struttura unitaria senza precedenti. Di fronte a un potere molto arrogante, siamo sempre più numerosi a unire le forze per un cambio sociale.” Interrogato se il leader della Francia Insoumise Jean-Luc Mélenchon fosse ora il leader della sinistra, Pierre Laurent ha detto il suo risultato nelle elezioni lo hanno messo in testa alle organizzazioni di sinistra aggiungendo: ” Se vogliamo ottenere risultati, influenzare la politica del governo, una singola forza non può realizzarla, dobbiamo unire forze diverse, rispettarle, dare a ciascuno il loro posto e Jean -Luc Mélenchon fa parte di questo quadro”. Manfestazioni a Parigi, Marsiglia,Toulosa, Lione, Lilla, Nantes e in tutta la Francia.L’avvenimento è stato storico e ha permesso che il governo di Macron veda che la sua politica viene respinta. La costruzione di una vera alternativa a Macron ha fatto un importante passo in avanti. Coloro che hanno organizzato la marea popolare si ritroveranno a breve per vedere come continuare l’iniziativa di lotta contro il governo Macron. Jean-Luc Mélenchon leader della France Insoumise ha affermato che il 26 maggio è iniziato un nuovo ciclo di lotte. Va detto però che prima del 26 maggio c’è stato il 5 maggio: