Intervista a Domenico Moro. Da giovedi fino a domenica a Torino, è in corso la riservatissima riunione del Gruppo Bildeberg, una delle organizzazioni delle elìte internazionali a cui partecipano a vario titolo banchieri, ministri, manager e azionisti delle multinazionali, giornalisti, accademici. Il gruppo si riunisce in hotel o resort di lusso spesso inaccessibili ai comuni mortali in diverse parti del mondo, solitamente in un paese europeo, mentre una volta ogni quattro anni in Canada o negli USA. Tutti i partecipanti sono tenuti all’obbligo della riservatezza sulle discussioni che vi si tengono. Quest’anno è toccato a Torino ospitare la riunione annuale.
Tra gli invitati italiani risultano esserci il delfino della Fiat/Fca John Elkann, il direttore generale della Banca d’Italia Salvatore Rossi, il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato del Vaticano. Ma saranno presenti anche gli economisti Alberto Alesina e Marina Mazzuccato, la senatrice a vita Elena Cattaneo, Giampiero Massolo, presidente dell’Ispi, ex dirigente dei servizi segreti e di cui si era parlato anche possibile ministro degli esteri nel nuovo governo, la giornalista Lilli Gruber. Ma ci saranno anche, solo per fare qualche nome, l’ex presidente della Commissione europea José Barroso, l’ex primo ministro francese Bernard Cazeneuve, Henry Kissinger e il generale statunitense David Petraeus.
Abbiamo chiesto a Domenico Moro, autore del libro “Club Bildeberg. Gli uomini che comandano il mondo”, di aiutarci a capire meglio di cosa si tratta, quali sono i suoi scopi e soprattutto le conseguenze delle riservate discussioni che avvengono nelle riunioni di questa organizzazione. Con una sola avvertenza: i curiosi troveranno informazioni utili, i complottisti rimarranno delusi. Conoscere il nemico significa anche conoscerlo per quello che è veramente.
Continua…