Qualcuno spieghi a quei fenomeni dell’Espresso che i profughi a Mosul non sono siriani ma iracheni, qualcuno spieghi loro che mentre erano occupati ad accusare l’esercito siriano di attaccare i terroristi in Aleppo est, l’esercito americano bombardava e radeva al suolo Mosul, causando secondo stime irachene migliaia di vittime, di cui parla la stessa Angelina,
qualcuno spieghi loro che durante i bombardamenti, durati mesi, mai da loro si è levata una voce di preoccupazione per i civili,
qualcuno spieghi loro che mentre ad Aleppo la ricostruzione è stata subito avviata, qui nessuno pare occuparsene e la città appare ancora più distrutta dei quartieri più danneggiati di Aleppo.
Lo faccia qualcuno perchè se lo facessi io gli direi quanto mi paiano imbecilli, se lo dovessi mai fare sia bene inteso….
Vedete, so che esiste un campo profughi in Iraq che si chiama Domiz, ma mostrare le immagini della devastazione di Mosul, in Iraq e parlare dei profughi siriani nella stessa frase è un abile tentativo di confondere il lettore, perchè non si ricordi che mai la loro testata abbia denunciato la tragedia vera di Mosul con la stessa attenzione dedicata ai finti attacchi chimici in Siria, inscenati oltretutto dai terroristi o dai White Helmets.
Stefano Orsi