Pubblichiamo l’appello (già comparso su ∫connessioni precarie) dei lavoratori spagnoli di Amazon per uno sciopero europeo di tutti i dipendenti del colosso dell’e-commerce in occasione del prossimo giorno di grandi offerte noto come Prime Day. I successi nella lotta dell’hub di Madrid pongono ora in maniera più immediata e chiara il compito di un blocco della circolazione delle merci Amazon a livello europeo al fine di impedire al gigante di supplire al blocco di uno o pochi magazzini con la redistribuzione dei flussi sugli altri.
Per seguire passo passo gli aggiornamenti, è possibile consultare (in spagnolo) il blog dei lavoratori madrileni Amazon en lucha.
Cari compagni, care compagne,
si sta diffondendo in tutta Europa la lotta contro gli abusi della multinazionale Amazon e a favore di una distribuzione dei suoi profitti. Nonostante la strategia dell’azienda di aprire nuovi centri in paesi «sindacalmente più tranquilli», la durezza delle condizioni di lavoro sta portando sempre più lavoratori a ribellarsi.
In Polonia Amazon approfitta di una rigida legislazione anti-sciopero per imporre salari miserabili. In Germania continua la lotta per un accordo collettivo che garantisca i diritti di tutti i lavoratori indipendentemente dal loro magazzino. In Francia vanno avanti le misure di controllo del tempo e del rendimento dei lavoratori. In Spagna, una volta decaduto il contratto collettivo precedente, nuove condizioni lavorative sono state imposte unilateralmente dall’azienda nel suo principale centro logistico. In Italia la precarietà è ormai la norma e migliaia di lavoratori occasionali sono impiegati nei suoi centri logistici. Nel resto del mondo Amazon sta facendo la storia, ma solo per la scarsa distribuzione dei suoi profitti milionari.
Nello scorso marzo nel centro Madrid4 abbiamo iniziato un’intensa lotta per riconquistare un contratto collettivo che salvaguardi i nostri diritti e stabilisca le migliori condizioni lavorative che meritiamo. Il 21 e 22 marzo abbiamo proclamato uno sciopero che è stato sostenuto da più del 95% dei lavoratori e delle lavoratrici. Da allora abbiamo continuato con la nostra mobilitazione per fare pressione sull’azienda.
Tuttavia, sappiamo che Amazon sta utilizzando la sua rete logistica europea per ridurre gli effetti dei nostri singoli scioperi. Noi a Madrid crediamo che solo lottando insieme potremo conquistare ciò che rivendichiamo. Allo stesso modo, solo con un’azione unitaria europea anche i lavoratori non sindacalizzati potranno organizzarsi.
Per questi motivi stiamo promuovendo l’idea di uno sciopero generale europeo nella seconda settimana di luglio, quando si svolge il Prime Day, nel quale Amazon programma di vendere milioni di prodotti, in uno dei suoi giorni di vendita maggiori. Se lavoratori e lavoratrici di tutta Europa non otterranno ciò che stanno rivendicando, quella giornata non avrà luogo.
Nelle prossime settimane contatteremo tutti i centri per discutere l’idea e concordare la forma di questa storica mobilitazione.
Salute e lavoro degno per tutti i lavoratori e le lavoratrici di Amazon! Fino alla vittoria!