Francesco Cecchini
TAVOLO DI NEGOZIATO TRA ELN E GOVERNO.
Lo scorso lunedì 2 luglio, è iniziato il sesto ciclo di dialoghi tra il governo di Juan Manuel Santos ei rappresentanti dell’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN), a L’Avana, Cuba. L’ELN ha dichiarato che luglio darà un mese importante per la pace in un momento difficile, perché il governo non garantisce la reciprocità nell’adempimento degli accordi o l’esecuzione delle trasformazioni proposte nel processo e concordate. Il governo colombiano di Santos condiziona l’accordo e l’inizio della partecipazione della società alla costruzione della pace, precedentemente concordata a un cessate il fuoco. L’ELN ha dichiarato due cessate il fuoco unilaterali di fronte alle elezioni presidenziali del primo e secondo turno. I negoziati per una cessazione bilaterale del fuoco continuano. L’ELN ribadisce che il cessate il fuoco deve avanzare con la soluzione delle persecuzione e degli assassini dei leader dei movimenti sociali, con riferimento centinaia di attivisti assassinati finora quest’anno e che si uniscono alla lunga lista del 2017, gli attacchi sono sistematici. E’ inoltre importante accettare il Diritto internazionale Umanitario come riferimento comune per concordare azioni e accordi umanitari. Inoltre le prospetive non sono ottimiste. Il trionfo di Duque, uomo di Uribe nemico numero uno della pace in Colombia mette in pericolo i dialoghi con l’ELN.
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