Non ci sono parole per descrivere i sentimenti di tutti noi in questi momenti.
Il paese vive una tragedia incalcolabile. Dozzine di vite umane sono andate perse, e questo è insopportabile per tutti e tutte. Non solo per le famiglie che hanno perso i loro cari, ma anche per quelli di noi che sono in posizioni di responsabilità.
Per quelli che capiscono che non c’è niente di più prezioso della vita umana. Oggi la Grecia è in lutto. E nel ricordo di quelli che si sono persi proclamiamo un lutto nazionale di tre giorni.
Ma non dobbiamo permettere che il lutto ci pieghi, perché queste ore sono ore di battaglia, unità, coraggio e soprattutto solidarietà. Perché solo così, insieme, possiamo resistere alla tragedia.
La Grecia sta attraversando una grande prova. Non ci sono differenze in questi momenti. Il loro momento verrà quando guarderemo, spero con rispetto per i morti, il come e il perché. Ora è il momento della mobilitazione e della lotta. Lotta per salvare ciò che può essere salvato. Lotta per sconfiggere il fuoco. Lotta per trovare i dispersi. Lotta per non piangere altre vite e lenire il dolore di coloro che sono stati afflitti.
Con assoluto rispetto e profondo riconoscimento:
Ai nostri vigili del fuoco, che danno un’incredibile lotta eroica.
Ai soccorritori dell’EKAB.
Agli uomini e alle donne delle Forze Armate, della Guardia Costiera e della polizia che ieri hanno salvato centinaia di vite umane.
Con immenso rispetto per le migliaia di volontari che danno questa volta il presente sul fronte della vita.
Voglio impegnarmi, assicurando che:
Niente e nessuno sarà dimenticato.
Niente e nessuno rimarrà indifeso senza l’assistenza dello stato. Ma niente sarà lasciato senza risposte.
Infine, voglio ringraziare calorosamente tutti i leader stranieri che hanno espresso solidarietà e offerto il loro aiuto. La Grecia sta attraversando uno dei momenti più difficili.
Li ringraziamo per i loro pensieri accanto a noi.
Con l’unità e la fede nelle nostre forze, staremo in piedi.
Grazie.