Ad Aosta, congiuntamente con le elezioni comunali, si è votato a maggio scorso anche per il rinnovo del consiglio comunale, che ha visto l’affermazione della Lega Nord, con la volontà di voler “cambiare e di fare grandi pulizie” come dichiarò Matteo Salvini in campagna elettorale.

Nelle liste della Lega presentate per la corsa al consiglio comunale trovava ospitalità anche un esponente di Casapound, la nota formazione di estrema destra, che in virtù della decisione dei consiglieri leghisti eletti sia al comune che alla regione, di optare infine per il consiglio regionale, scatterà ora in consiglio comunale come primo dei non eletti.

Questo è il comunicato letto durante la seduta dell’ultimo consiglio comunale, sottoscritto da tutte le realtà antifasciste regionali.

“Oggi non si può tacere. Oggi tacere significa essere d’accordo con quanto sta accadendo.

Il 25 luglio è la data in cui ricordiamo la caduta del Fascismo, ma  quest’anno diventa un anniversario triste, perché è il giorno in cui “i  fascisti del terzo millennio” entrano nel Consiglio comunale della città di  Aosta, già medaglia d’oro della Resistenza.

Lorenzo Aiello, esponente di Casa Pound Italia, sostituisce i consiglieri della Lega eletti in Consiglio regionale, come la neo presidente del consiglio regionale Spelgatti.

Casa Pound Italia nel 2015 era, infatti, apparentata con la Lega Nord, esprimendo tre candidati nel Carroccio e altri nella lista collegata, «Aosta nel cuore».

I neofascisti – così li ha definiti anche il quotidiano “La Stampa” – rientreranno in Consiglio, ad Aosta, dopo 33 anni dall’ultimo consigliere eletto per l’MSI.

Lo sdoganamento e la conseguente crescita dell’estrema destra sono un fenomeno gravissimo, non solo perché, come recita la XII disposizione transitoria e finale della Costituzione “È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista” ma anche perché ciò avviene in un contesto di crisi economica, sociale e culturale del paese.

Questa deriva va fermata: con più cultura, più scuola, più spesa pubblica a sostegno dei più deboli e degli esclusi e l’isolamento politico di chi diffonde razzismo e odio rispetto al diverso.

L’ingresso di CPI nel comune di Aosta è un momento triste per la  democrazia valdostana. Una grossa parte di responsabilità è della Lega che nel 2015 ha barattato un po’ di voti con i valori costituzionali dell’antifascismo.

Ci riflettano, ancora una volta, le forze autonomiste – progressiste che oggi siedono al governo regionale, proprio con la Lega dell’ex consigliera comunale Spelgatti.

http://www.sinistraineuropa.it/italia/aosta-consiglieri-lega-si-dimettono-fanno-subentrare-esponenti-casapound/

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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