I Vigili del Fuoco e l’Esercito ellenico hanno pubblicato le prime informazioni che sembrano confermare il carattere doloso degli incendi in Grecia. Tsipras ha chiesto la consegna delle informazioni alla magistratura.
di Argiris Panagopoulos
“Dalle indagini della Sezione Investigativa dei Vigili del Fuoco in collaborazione con la Polizia Greca (ELAS) si sollevano gravi indizi e tracce importanti per atti criminali che indicano incendio doloso”, ha detto il ministro per la Protezione del Cittadino Toskas, parlando per gli incendi a Kineta durante la conferenza stampa trasmessa in diretta dalle TV greche su indicazione di Tsipras, che considera che “tutte le prove devono venire a conoscenza del popolo greco”, come ha spiegato il ministro e portavoce del governo Tzanakopoulos.
Toskas ha fatto notare che “in pochissimo tempo dopo l’inizio dell’incendio e il primo focolaio si sono verificati molti altri focolai e incendi”. Ha detto che non sa quali sono gli obbiettivi delle azioni incendiarie e che si tratta di qualcosa di più di indicazioni, perchà si sono prove che dimostrano gravi forme di criminalità, per le quali continua ad indagare il Corpo dei Vigili del Fuoco. Dopo di che Toskas ha mantenuto il suo silenzio per gli incendi di Kineta perché “le indagini sono in corso e non dovremmo dire altro.
Per quanto riguarda l’incendio iniziato nel Daou Penteli, alla montagna del Nord di Atene, Toskas ha detto che “c’è un indizio che ci ha portato a cominciare serie investigazioni, che stanno progredendo rapidamente, ma non voglio parlare di informazioni su elementi che potranno ostacolare l’investigazione”. Il ritrovamento dell’indizio è stato mostrato in una foto, mentre il ministro che ha confermato che ci sono le “deposizioni” residenti che confermano che hanno visto qualcuno ad applicare il fuoco.
Toskas ha sottolineato che nell’incendio di Nea Makri nella mezzanotte di mercoledì c’erano due roghi a 300 metri uno d’altro, fatto che fa pensare per un altro incendio doloso.
Il satellite ha registrato 13 focolari termici
L’amministratore delegato della Società Spaziale Greca Mantzouranis, Hellenic Space Organization (CEO), ha presentato sulle mappe i risultati dei satelliti. Sembra che nella zona di Kinetta, lunedì notte alle 12.03, è venuto visualizzato nel satellite il primo fuoco dell’incendio, che corrisponde alla registrazione del servizio antincendi dei Vigili del Fuoco. Alle 12.35 della notte i dati satellitari mostrano 13 focolai di incendio in una configurazione lineare inizialmente vicino alla una rete stradale di Kineta. Poiché la direzione del vento era nord-nord-ovest, i focolai si sono registrati 30 minuti più tardi a nord e a nord-ovest del primo focolaio sollevando molte domande.
Questi punti termici, come sono stati catturati dalle immagini satellitari, si trovano in linee immaginarie parallele e diritte vicino alla rete stradale in una distanza tra di loro di circa 1.100 metri, mentre è chiara la quasi contemporanea apparizione dei punti termici. Le orme dei satelliti sono state consegnate al Ministero della Protezione del Cittadino per effettuare autopsie ai questi punti.
Elementi dai sistemi satellitari internazionali
Come ha informato il portavoce del governo Tzanakopoulos, nei giorni scorsi, il primo ministro aveva incaricato il Ministro della Difesa di contattare i paesi alleati e di chiedere informazioni dai loro satelliti e dalle UAV per accertare con precisione le posizioni dei primi focolai di incendio sia in Kineta così come a Daou Pentelis. Ha anche incaricato il Ministro per la Politica Digitale di attivare il ELDO, che a sua volta ha preso tutti i dati disponibili dai sistemi satellitari europei ed internazionali.
Sopralluoghi sul terreno
Dopo la raccolta di tutte le informazioni, sono stati valutati i primi dati e il primo ministro ha ordinato alle sezioni miste dei Vigili del Fuoco e dell’Esercito Greco di controllare i punti sul terreno . I Vigili e l’Esercito hanno confermato i dati satellitari in quanto hanno trovato le tracce dei roghi da dove sono iniziati gli incendi, proprio nei punti indicati dai satelliti. Tzanakopoulos ha aggiunto che gli uomini dei Vigili del Fuoco hanno avviato indagini che stanno continuando.
I Vigili del Fuoco hanno insistito che non c’è un precedente di evacuazione di una zona urbana con 15.000 – 20.000 persone in meno di 5 – 6 ore, mentre il vento forte, che è arrivato ai 11 Beaufort o i 120 kilometri orari annullava qualsiasi possibilità di evacuazione prima dell’arrivo delle fiamme.
http://www.sinistraineuropa.it/europa/grecia-in-fiamme-satelliti-svelano-natura-dolosa-incendi/