Francesco Cecchini

La situazione della pace in Colombia è critica. L’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN) e il governo di Manuel Santos hanno concluso il sesto ciclo di colloqui svoltosi all’Avana, senza un accordo di  un cessate il fuoco bilaterale. Il Prossimo presidente Duque il cessate il fuoco con l’ELN come un sostanziale arrendersi del gruppo guerrigliero con pochissime condizioni: l’ELN deve concentrarsi e dichiarare che deporrà le armi.

In Colombia la violenza armata è in aumento. Nonostante l’accordo di pace con le FARC-EP, la violenza fisica nei confronti dei difensori dei diritti umani e degli ex guerrglieri continua in Colombia con un costo altissimo di vite umane. Il Comitato dell’ONU per i diritti umani lo denuncia nei suoi rapporti periodici presentati a Ginevra. L’ultimo massacro è avvenuto a El Tarra nel Catatumbo con l’assassinio di 8 persone.

Tra pochi giorni vi sarà il nuovo presidente, Iván Duque,  che il 7 agosto subentrerà a Juan Manuel Santos, con l’esecutivo completo, tutti i ministri, 16, sono stati nominati. Alcuni sono stati donne/uomini o ministri di Uribe. Uribe e l’uribismo sono i nemici numero uno della pace.

I rappresentanti di  Colombia Humana, del Polo Democratico, del Nuestro Partido es Colombia e del partito  FARC hanno fatto un appello ai cittadini colombiani per marciare il 7 agosto,  data in cui   Duque diverrà  Presidente della Repubblica. Con la &mobilitazione per la diverse vita e per la pace&, che è stata convocata in città del paese, i partiti dell’opposizione hanno indicato che cercheranno di difendere l’integrità degli accordi di pace con le FARC. &Dobbiamo proteggere gli accordi di pace delle forze ritardate che vogliono evitare alcune delle riforme che contengono&, ha detto Carlos Lozada, delle Farc.

Il senatore ed ex candidato alla presidenza, Gustavo Petro, ha affermato che la mobilitazione sociale è uno strumento democratico e ha sottolineato che questo movimento &deve essere permanente e con un crescente aumento &. Il senatore del Polo Democratico, Iván Cepeda, ha anche sottolineato che questa mobilitazione cerca di difendere la giustizia nel paese.

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Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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