Francesco Cecchini
CARTA D’ IDENTITA’.
Titolo: Vietnam del Nord. Minoranze etniche e doposviluppo.
Autore: Alessandro Pellegatta
Editore: Besa
Anno: 2018
Pagine: 156
Prezzo: 17 euro
… Oh che felicità il giorno che venimmo a nord ovest!
I nostri compatrioti sono entusiasti e con felicità salutano il ritorno.
Colline e fiumi sono splendenti; la nostra nazione è radiante.
Sopra i campi di Dien Bien Phu, le rosse bandiere della vittoria illuminano il cielo.
Inno che i combattenti del Viet Minh cantavano nel lontano maggio del 1954.
Il Vietnam del Nord, con la sua bandiera rossa, ha avuto un ruolo importante nella storia del secolo scorso. Nel maggio del 1954 a Dien Bien Phu sconfisse il colonialismo francese. Resistette ai bombardamenti a tappeto degli americani, che sconfitti dovettero alla fine ritirarsi. Nell’aprile dl 1975 l’esercito nordvietnamita, assieme ai vietcong, liberò Saigon e unificò il paese. Nel 1979 l’esercito vietnamita liberò il popolo cambogiano e il mondo intero dal sanguinario dittattore Pol Pot. Il Vietnam è attualmente sempre governato dal Partito comunista, ma con una economia di mercato a direzione socialista e in pieno sviluppo. Il Vietnam è riuscito nel giro di un ventennio a migliorare molto sotto il profilo dello sviluppo umano, lindice calcolato dalle Nazioni Unite nellambito del Programma per lo sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP), passando da 0,476 nel 1990 a 0,666 nel 2014: un incremento del 40%. Considerando altri indicatori di disuguaglianza economica, però, la strada vietnamita verso minori disuguaglianze risulta ancora in salita. Un recente rapporto di Oxfam Vietnam (2017), una delle principali ONG che operano nel paese, ricorda come le disuguaglianze di genere, per gruppi etnici e per contesto geografico, rimangono ancora consistenti.
Il gruppo etnico principale in Vietnam è quello dei Viet e, stando a recenti censimenti, le etnie minoritarie contano circa il 14% della popolazione, 96 milioni di persone sono, circa, gli abitanti del paese. Il Museo Etnico di Hanoi documenta bene le minoranze etniche vietnamite. Il gruppo etnico principale in Vietnam è quello dei Viet, la grande maggioranza della popolazione vietnamita. Sono 53 i gruppi etnici minoritari che vivono legati alle proprie tradizioni, producono e indossano costumi tipici ed elaborati, professano la propria religione e parlano le loro lingue. Sono popolazioni indipendenti, autonome, ma ancora svantaggiate economicamente e socialmente. Tra questi gruppi etnici vi sono i Hmong, i Dao e i Nung. I Hmong arrivano dalla Cina , contano circa 900.000 persone. Sono prevalentemente animisti, ricordano i morti con preghiere e altarini allinterno delle abitazioni dove accendono incensi e fanno donazioni. Praticano la risicoltura, coltivano erbe medicinali, marijuana, legumi e allevano animali da cortile. La famiglia e le relazioni parentali sono punto focale della vita, hanno 4 o 5 figli e non si adeguano alle norme del controllo delle nascite vietnamita. Vivono in case di bambù e legno abbastanza grandi con due cucine, una per cucinare laltra per chiacchierare con la famiglia e con parenti e amici. Si sSposano molto presto e conservano ancora lusanza di trovarsi il sabato e domenica presso il mercato di Sapa ( La valle di Sapa è emozionante: montagne ricoperte da una lussureggiante vegetazione di bambù e palme, piccoli villaggi di case tradizionali su palafitte, suggestive risaie terrazzate.) per gli incontri amorosi tra membri della stessa etnia. I Dao provengono dal centro della Cina, vivono nel Nord ovest del paese. 650.000 persone, circa. Coltivano riso in ampie terrazze , piante medicinali, alberi da frutta e sono abilissimi cacciatori. Professano una fede ancestrale detta ban ho e ricorrono alla medicina naturale cinese. Le donne usano copricapo rossi che le cui fogge cambiano a seconda della condizione anagrafica: le giovani annodato come fazzoletto, le donne in guisa di più strati ripiegati sulla testa. I Nung sono governati da un capo assistito da un consiglio degli anziani. La società è basata sul nucleo familiare, normalmente capeggiato dall’uomo. Sono noti in Vietnam per la loro esperienza centenaria nella produzione di pregevoli vestiari. Il loro abbigliamento quotidiano è costituito principalmente da un tipo di stoffa tinta, che simboleggia la pienezza della fede e diventò famosa quando fu indossata da Ho Chi Minh. I Nung praticano una sorta di sciamanesimo in cui sono combinate assieme diverse fedi religiose.
Nel suo libro Alessandro Pellegatta racconta con efficacia il Vietnam del Nord, luoghi come il delta del Red River, SNapa ed altri e, innanzitutto, le minoranze etniche che ci vivono. E’ allo stesso tempo un racconto di viaggi, una guida e un’analisi di quelle realtà, utile per chi volesse visitarle e capire.
ALESSANDRO PELLEGATTA.
Precedentemente Alessandro Pellegatta ha scritto Eritrea, fine e rinascita di un sogno africano.
BREVE NOTA BIOGRAFICA DI ALESSANDRO PELLEGATTA.
Alessandro Pellegatta è nato nel 1961 a Milano, dove vive e lavora. Si dedica da anni alla letteratura di viaggio. Per Besa editrice ha già pubblicato i reportage Agim. Alla scoperta dellAlbania (2012), Oman. Profumo del tempo antico (2014), La terra di Punt. Viaggio nellEtiopia storica (2015), Karastan. Armenia, terra delle pietre (2016), Eritrea. Fine e rinascita di un sogno africano (2017) e Vietnam del Nord. Minoranze etniche e dopo sviluppo (2018).