Le autorità britanniche hanno annunciato in questi giorni che hanno in programma di inviare aiuti nella provincia di Idlib, dove, hanno precisato, hanno trovato rifugio quasi tre milioni di persone “molti dei quali si sono dovuti spostare più volte.””È la dimostrazione che il governo conservatore ha fretta di spendere i soldi dei contribuenti proprio in questa regione e allo stesso tempo si rifiuta ostinatamente di partecipare, a qualsiasi titolo, nella fornitura di assistenza umanitaria a tutta la Siria per permettere ai rifugiati di tornare alle loro case” ha affermato il portavoce russo.
Ricordando che oltre il 90% del territorio siriano è già liberato dalla presenza dei terroristi, il diplomatico ha spiegato che non si può che non considerare lamentabile il comportamento del governo britannico rivelando che l’ambasciata russa sta seguendo da vicino chi e per quale scopo Londra invia aiuti in Siria.
Londra prevede di aiutare Idlib, “provincia nord-occidentale della Siria trasformata in un rifugio per gli estremisti, in particolare del gruppo di Al-Nusra e ISIS, etichettato come terrorista dalle Nazioni Unite, dove si sono concentrate decine di migliaia di jihadisti che attaccano quotidianamente le posizioni delle truppe del governo siriano e della base russa di Hmeymim e combattono tra loro costringendo i civili a fuggire per salvarsi la vita”, ha aggiunto.