In Italia negli ultimi decenni governi di centro-sinistra e di centro-destra hanno privatizzato quasi tutto fino ad arrivare a privatizzare e svendere le stesse coscienze di milioni di italiani. Eppure, dopo l’immane tragedia di Genova, scopriamo, per mero sciacallaggio politico, che sono diventati tutti contro le privatizzazioni, le concessioni, le dismissioni dei beni pubblici.

di Luigi de Magistris*

Viva l’ipocrisia, la menzogna e l’incoerenza ! Eppure nessuno vi obbligava a distruggere l’identità di un Paese solo per i vostri tornaconti.

L’alternativa esiste. In questi sette anni alla guida del governo di una delle città più difficili e complesse del mondo, senza soldi, sommersi dai debiti di uno Stato predatorio, avendo contro governi nazionali e regionali, in controcorrente rispetto al pensiero unico liberista delle privatizzazioni selvagge, siamo l’unica città italiana che non ha privatizzato nemmeno un servizio di rilevanza pubblica costituzionale, senza licenziare nessuno ed anzi cominciando anche ad assumere!

Ci sentiamo indignati perché le ferite le abbiamo sui corpi di chi lotta per gli altri e non per sé stesso. Dove eravate, dove siete, chi vi ha visto ?!?! Anche la Lega di Salvini che per anni ha governato all’insegna di privatizzazioni e svendite del patrimonio pubblico oggi, grazie al “volto nuovo” offertogli, a caro prezzo, dalla lavatrice politica dei 5Stelle, urla contro le concessioni – da loro sostenute, compreso Benetton – e le privatizzazioni fortemente volute dallo stesso leader Salvini (l’uomo dalla spada di ferro contro i deboli e dalla spada di latta contro i potenti).

Ed allora, in estrema sintesi, perché ci vorrebbe un libro, Napoli è l’unica città italiana che ha ossequiato la volontà popolare del referendum per l’acqua pubblica; abbiamo trasformato una società per azioni in azienda speciale tutta pubblica, senza privati e multinazionali.

Perché vi riempite la bocca tutti di acqua pubblica ed ancora non la rendete pubblica dove governate e non fate leggi per togliere dall’isolamento Napoli che è l’unica città che ha dato potenza al primo bene comune della vita?

E la nostra azienda fa anche utili che investe nella città, salva posti di lavoro e si accinge ad assumere. Abbiamo tolto l’imprenditore Romeo – prima che venisse arrestato per le note vicende giudiziarie del caso Consip – dalla gestione del patrimonio immobiliare e realizzato delibere sui beni comuni in cui le collettività urbane che si prendono cura dei beni per la fruizione collettiva non sono occupanti da sgomberare, come fanno in altre città, ma abitanti che hanno liberato spazi e costruito profitto sociale; delibere sulla valorizzazione sociale del patrimonio; messa in sicurezza dei beni pregiati della città contro il rischio di vendite speculative.

Abbiamo eliminato subito l’emergenza rifiuti – la vergogna per Napoli per anni – internalizzando l’intero ciclo di igiene urbana spezzando i legami tra politica, affari e camorra che creavano l’emergenza ambientale. Siamo riusciti, nonostante i debiti ingiusti che pesano come piombo sulla città per le gestioni commissariali dello Stato del post-terremoto e dell’emergenza ambientale, a non privatizzare il servizio del trasporto urbano e creare le condizioni per un suo immediato rilancio. E così via per tutti gli altri servizi.

C’è anche tanto privato che funziona nella nostra Napoli, non sono i prenditori, ma quelli che investono con coraggio, competenza e passione ed ai quali cerchiamo ogni giorno di creare le condizioni per stare nella nostra città nell’interesse di una comunità solidale in cui lo sviluppo della persona vada di pari passo con la cura della città.

Tutte queste nostre battaglie, ogni santo giorno, le realizziamo con le mani pulite, spezzando un sistema corrotto, avendo contro, nelle nostre scelte, governi nazionali e regionali. Perché ci sono contro? Per farci cadere e dimostrare, quindi, che non vi può essere un’alternativa al pensiero unico delle privatizzazioni, del denaro per pochi, dei poteri forti, delle commistioni opache pubblico/privato, dei capitali sporchi.

È stato durissimo, resistere senza ossigeno è quasi impossibile. La durezza delle politiche violente contro le scelte della nostra città si sentono, non potendo così garantire, come vorremmo, la qualità di alcuni servizi, in primis proprio il trasporto.

Come si fa a governare così tanto tempo senza soldi ?

Perché ci volete soffocare con debiti che non abbiamo contratto?

Perché approvate leggi contro chi non privatizza i servizi di rilevanza costituzionale?

Perché non ci consentite di assumere come vorremmo?

Dove eravate quando difendevamo Bagnoli dalle speculazioni e dai tentativi di mettere le mani su quel territorio?

Dove stavate quando lottavamo contro la vergogna dell’unica tangenziale a pagamento in Italia con profitti che non vengono nemmeno utilmente investiti nel nostro territorio?

Perché cercate di impedirci di governare nell’interesse dei nostri abitanti?

È chiaro allora perché Napoli e la nostra amministrazione, per questi ed altri motivi, sono sotto attacco violento da sette anni ?!

Ci voleva la tragedia criminale di Genova per scoprirvi contro le privatizzazioni selvagge dei beni comuni?

La questione morale non è un esercizio vocale retorico per ingannare la gente, la questione morale è la scelta di una vita che comporta prezzi altissimi, è lotta dura contro la vera emergenza nazionale, che non è l’immigrazione, ma la corruzione e l’infiltrazione delle mafie nella politica e nelle istituzioni.

Ora tutti sono per i beni comuni, per i beni pubblici….sempre e solo a parole. Dacci oggi il nostro like quotidiano. Noi la Costituzione abbiamo provato, nel nostro piccolo, ad applicarla sempre.

Ed allora per concludere. Non credo affatto che chi abbia contribuito a disintegrare il Paese con politiche che hanno alimentato forti disuguaglianze ed ingiustizie – compresa la Lega – possa cambiare il proprio dna politico, in realtà le dichiarazioni di questi giorni servono solo ad ingannare gli italiani mentre ancora si piangono i morti di condotte criminali che sono la conseguenza di quelle politiche.

Voglio solo sperare che chi non ha mai governato il Paese cominci a sostenere con fatti concreti, con norme, con provvedimenti coloro i quali da anni – indipendentemente dalle appartenenze politiche – con sacrificio, competenza, passione, coraggio, sbagliando anche e facendo errori per carità, hanno dimostrato che ci può essere l’alternativa nell’esclusivo interesse pubblico.

Pensate un po’, care concittadine e cari concittadini, dove saremmo arrivati con la qualità dei nostri servizi se solo avessimo avuto politiche non ostili dai governi centrali e regionali; dove saremmo potuti arrivare se avessimo avuto la possibilità di investire, se non avessimo avuto divieti normativi e gabbie finanziarie che hanno volutamente creato per distruggere le politiche realizzate in attuazione della Costituzione.

In sette anni ci avete assediato, abbiamo resistito, non abbiamo mai mollato, non ci avete mai potuto avere perché non siamo in vendita, perché non abbiamo un prezzo ed i nostri valori e la nostra etica non si vendono e non si acquistano.

Se da oggi, finalmente, potessimo contare in un qualche cambiamento nelle politiche nazionali non potremmo che esserne ovviamente lieti. Ma se anche non farete nulla siatene tutti certi che noi lotteremo sempre fino alla fine, ed alla fine vinceremo perché la nostra lotta non è per noi stessi e per i like dallo sguardo corto ma è per l’uguaglianza e la giustizia sociale.

 

*Il testo è stato pubblicato sulla sua pagina Facebook ufficiale 

http://www.sinistraineuropa.it/storie/de-magistris-sull-ipocrisia-dei-privatizzatori-pentiti-per-sciacallaggio-politico/

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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