Tra gli obiettivi principali che potrebbero essere colpiti se il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dovesse ordinare una nuova di attacchi aerei nel paese, le strutture siriane sarebbero collegate alla produzione di armi chimiche, secondo quanto riferito dalla CNN. Il solito ritornello degli USA per giustificare un’aggressione contro un paese sovrano
Il Segretario di Stato americano Mike Pompeo, intanto, ieri, ha dichiarato, che gli Stati Uniti vedono il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov difendere una possibile operazione nella provincia di Idlib come un’escalation del conflitto.
Lavrov ha replicato che il governo siriano di Bashar Assad ha il legittimo diritto di espellere i terroristi da Idlib, dove gruppi come Jabhat al-Nusra si sono rifugiati.
La speculazione sulla possibilità di un attacco di armi chimiche in Siria è cresciuta nelle ultime settimane dopo che i funzionari russi hanno avvertito di un complotto per lanciare un simile assalto al fine di provocare rappresaglie occidentali contro il governo siriano.
Lavrov ha detto che la Russia ha prove che tale attacco è in preparazione e ha già trasferito questa prova sia all’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche che alle Nazioni Unite.
Nel frattempo, la Marina russa e le forze aerospaziali terranno esercitazioni congiunte su larga scala nel Mar Mediterraneo dal 1 all’8 settembre. Lavrov ha spiegato che le esercitazioni navali nell’area mediterranea sono un evento normale e ogni paese ha il diritto di tenerle.
Il comandante in capo della Marina russa, Vladimir Korolevhas, ha dichiarato che la zona delle prossime manovre nel Mediterraneo è stata dichiarata temporaneamente pericolosa per la normale navigazione e il traffico aereo.