Dopo una lunga notte di trattativa, è stata siglata l’ipotesi di accordo sull’Ilva. I posti di lavoro sono salvaguardati nella misura di 10.700. La Fiom e la Cgil riconoscono il ruolo decisivo del Governo. “Esprimiamo grande soddisfazione perché abbiamo ottenuto gli obiettivi che ci eravamo prefissati”, si legge in una nota firmata da Francesca Re David e Maurizio Landini. Giudizio “più che positivo” anche da parte di Usb che, in una nota firmata da Sergio Bellavita e Francesco Rizzo, ricorda con rammarico “la perdita di un pezzo industriale del nostro Paese”. Ovviamente il riferimento è alla mancata pubblicizzazione di Ilva.

“ArcelorMittal ha accolto molte delle condizioni poste dalle Fiom-Cgil. Per quanto riguarda l’occupazione si parte da 10.700 lavoratori assunti subito, che corrisponde al numero delle persone impiegate attualmente negli stabilimenti. Una soluzione che prevede inoltre l’impegno di assumere tutti gli altri fino al 2023 senza nessuna penalizzazione sul salario e sui diritti, compreso l’articolo 18, come abbiamo chiesto fin dall’inizio della trattativa. Contemporaneamente partirà anche un piano di incentivi alle uscite volontarie”., scrivono Landini  e Re David.

“Abbiamo ottenuto la salvaguardia integrale dell’occupazione – si legge nella nota Usb – il mantenimento di tutti i diritti acquisiti retributivi e di legge, in particolare il mantenimento dell’articolo 18 a tutela dei licenziamenti discriminatori. Quindi a tutti i lavoratori assunti da Arcelor Mittal non verrà applicato il Jobs Act. Nessun lavoratore di Ilva verrà licenziato, nessuno uscirà dalla fabbrica contro la sua volontà”.

Secondo Fiom e Cgil sono stati anche apportati miglioramenti importanti al piano ambientale “che portano all’accelerazione delle coperture dei parchi e a porre un limite fortissimo alle emissioni inquinanti”. ArcelorMittal ha l’obiettivo di produrre 9 milioni e mezzo di tonnellate di acciaio, e lo dovrà fare nel rispetto dell’ambiente, facendo tutte le rilevazioni necessarie alla valutazione del danno sanitario a tutela della salute dei cittadini di Taranto. Stessa valutazione da parte di Usb anche su questo punto.

L’accordo, però, per essere convalidato deve essere approvato dalle lavoratrici e dai lavoratori con un referendum.

http://www.controlacrisi.org/notizia/Lavoro/2018/9/6/51732-ilva-firmato-laccordo-che-soddisfa-sia-fiom-che-usb/

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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