Ryanair, i sindacati europei si riuniscono a Roma e decidono di aprire una nuova fase di scontro. A fine mese possibile il secondo sciopero del 2018
“Verso uno sciopero europeo di tutto il personale di Ryanair entro la fine del mese”. Il comunicato scritto unitariamente da Filt Cgil e Uiltrasporti, non lascia spazio a dubbi. Per le compagnie low cost europee si apre una nuova fase di scontro. Dopo una estate costellata di scioperi e agitazioni che oltre a Ryanair hanno interessate altre compagnie come Vueling la protesta dei dipendenti torna a farsi sentire. Le organizzazioni di settore nei giorni scorsi hanno riunito a Roma i sindacati europei provenienti da Belgio, Germania, Irlanda, Olanda, Portogallo, Spagna e Svezia, aggiungendo che “contestualmente alla proclamazione dello sciopero europeo continueremo a denunciare alla Commissione Ue e ai governi dei rispettivi paesi l’approccio della compagnia irlandese verso i propri lavoratori”.
“Con il suo reiterato comportamento – spiegano le organizzazioni sindacali –, Ryanair sta procurando gravi disagi a tutto il personale europeo, impedendo la libertà sindacale ai propri dipendenti, non riconoscendo i diritti salariali, previdenziali e assistenziali ai lavoratori e utilizzando anche personale navigante reclutato da agenzie estere di somministrazione, determinando un dumping salariale e una giungla di regole non ammissibili per l’Ue”.
“Chiediamo il riconoscimento delle legittime istanze dei dipendenti di Ryanair e di quelli ingaggiati dalle agenzie di somministrazione. Per il diritto a un contratto collettivo e al riconoscimento dei diritti dei lavoratori, abbiamo indetto in Italia per l’11, 12 e 13 settembre un referendum tra i piloti della compagnia sulla validità, o meno, dell’accordo firmato nei giorni scorsi con la sola associazione p