Francesco Cecchini

Nicolás Maduro Moros e Delcy Rodríguez

Il Segretario Generale dellOAS (Organizzazione Stati Americani) Luis Almagro durante una conferenza stampa a Cúcuta (Colombia), la settimana scorsa, ha dichiarato che nei confronti del Venezula per risolvere il problema dei migranti venezuelani in paesi latinoamericani, specialmente in Colombia, non bisognerebbe scartare nessuna opzione, compreso l’intervento militare. Di fronte a ciò Il vicepresidente del Venezuela, Delcy Rodríguez, ha informato che denuncerà presso lONU e altre istanze internazionali Luis Almagro che in modo volgare e grottesco detiene la segreteria generale dellOAS, per aver promosso lintervento militare nella nostra Patria e per aver attaccato la Pace dellAmerica Latina e dei Caraibi. Si vogliono rivivere i peggiori avvenimenti delle interferenze militari in America Latina: la stabilità è seriamente minacciata dalle azioni folli di chi usurpa abusivamente e in modo deviato la Segreteria Generale dellOAS. Sabato scorso, in una dichiarazione congiunta, i paesi del gruppo di Lima hanno espresso “preoccupazione e rifiuto dinanzi a qualsiasi sviluppo di azione o dichiarazione che comporti un intervento militare o l’esercizio della violenza, la minaccia o l’uso della forza in Venezuela. Il testo porta le firme dei governi di Argentina, Brasile, Costa Rica, Cile, Guatemala, Honduras, Messico, Paraguay, Perù e Santa Lucia. Non hanno firmato Colombia, Canada e Guyana. Di fronte a queste prese di posizioni Almagro si rimangiato quanto detto precedentemente e ha assicurato che l’Osa è per una soluzione pacifica e che il sostegno a un’ipotesi militare è una voce alimentata per evadere la gravità della crisi. La stessa Colombia ha fatto sapere che è a favore di una soluzione negoziata.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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