La Mogherini ci ricasca. Dopo essersi rifiutata di inviare osservatori della Unione Europea, alle elezioni venezuelane del 20 maggio 2018, ieri ha di nuovo ripetuto la versione statunitense delle elezioni irregolari e non libere.
Peccato per lei, che le elezioni venezuelane siano le uniche al mondo con voto elettronico e riconteggio manuale del 100% delle schede, le quali vengono stampate, piegate dall’elettore ed inserite nell’urna in forma segreta (vedere foto dei test delle macchine elettorali).
Questo è stato certificato oltre che dagli osservatori internazionali presenti, anche dai rappresentanti di seggio della opposizione che hanno firmato TUTTI i verbali.
Per quanto riguarda la campagna elettorale i media main stream privati sono tutti a favore della opposizione, ed in tutte le città i maxi manifesti dei candidati oppositori erano maggiori di quelli del governo (foto scattata a Caracas).
Riportiamo di seguito la dichiarazione emessa dalla Mogherini dopo la investitura di Maduro di ieri.
“Le elezioni presidenziali in Venezuela non sono state né libere né eque, il risultato manca di qualunque credibilità” e la Ue “si rammarica profondamente che la richiesta di nuove elezioni presidenziali in linea con gli standard democratici internazionalmente riconosciuti e con l’ordine costituzionale venezuelano è stata ignorata, e che il presidente Maduro comincia oggi un nuovo mandato sulla base di elezioni non democratiche”: lo scrive in un comunicato l’alto rappresentate UE Federica Mogherini.
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