DallʼIlva alla Tav, dal Tap alle trivellazioni al decreto sicurezza, lʼattore boccia del tutto il M5S di governo: “Incompetenti, hanno promesso senza conoscere le cose”

di Stefano Miliani

Dal discriminatorio “decreto sicurezza” di Salvini, votato e difeso dai Cinque stelle al governo, alle giravolte su Ilva e trivellazioni, Michele Riondino si sente nei fatti tradito dal movimento diventato forza di governo. Lʼattore aveva reso pubblico il suo sostegno alle idee dei pentastellati alle urne nel marzo scorso. Oggi traccia un bilancio molto amaro.
Attore che ha dato ottime prove di sé, basti ricordarlo al cinema come Antonio Ranieri amico di Leopardi nel Giovane favoloso di Mario Martone (2014), nel Maraviglioso Boccaccio di Paolo e Vittorio Taviani (2015), in tv come Pietro Mennea nella Freccia del Sud di Ricky Tognazzi, come Montalbano da giovane e come ispettore nella Mossa del cavallo dal romanzo storico di Andrea Camilleri, lʼinterprete è da sempre anche un attivista sul suo territorio, la Puglia. Nato a Taranto, Riondino è tra coloro che hanno promosso il concerto del Primo maggio nella città pugliese dove ha invocato la chiusura dellʼIlva. 

Continua…

https://www.globalist.it/politics/2019/01/08/michele-riondino-ho-votato-cinque-stelle-mi-sento-truffato-sono-disonesti-2035803.html

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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