Da il Sole 24 Ore
di Alessandro Plateroti, 26 gennaio 2019
Nuovo colpo di scena nel misterioso sequestro dell’oro venezuelano in custodia presso la Bank of England: dietro il mancato rimpatrio a Caracas nel settembre scorso di 550 milioni di dollari di lingotti d’oro depositati a Londra, non c’erano infatti «problemi procedurali» come hanno sostenuto finora la banca centrale e lo stesso governo inglese, ma una vera operazione di esproprio internazionale organizzata segretamente dalla Casa Bianca.
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E infatti, la verità sta rapidamente venendo a galla: a consegnare le 17 tonnellate d’oro del Venezuela alla Bank of England non è stato il regime sudamericano, ma il colosso della finanza tedesca Deutsche Bank
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Ormai da un decennio, il boicottaggio americano contro il regime comunista ha costretto il Venezuela a vendere quote di oro sovrano in cambio di valuta pregiata, o a usarlo come bene di scambio per acquistare farmaci, beni di consumo e alimentari
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I sospetti che dietro questi casi ci sia la regia della Casa Bianca girano da mesi, come riportato in un’inchiesta del Sole 24 Ore il 29 novembre 2018. Una conferma arriva ora da Marshall Billingslea, Assistant Secretary for Terrorist Financing del Dipartimento al Tesoro Usa: «All’inizio di ottobre – rivela a sorpresa Billingslea – il Segretario Mnuchin ha incontrato i ministri delle Finanze d’Europa e Giappone, i governatori delle Banche Centrali e i responsabili dell’intelligence, per definire un piano di azione comune contro Maduro:
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