Vincono i turchi, governo battuto: Pernigotti chiude
Firmato l’accordo per la cassa integrazione di un anno. L’azienda ha già esternalizzato la produzione in Italia. Ovvero la soluzione che Di Maio aveva promesso di scongiurare.
Arriva al capolinea la storia di Pernigotti: il 5 febbraio i sindacati hanno firmato l’accordo per la cassa integrazione che di fatto sancisce la fine della produzione nello stabilimento di Novi Ligure, mentre la proprietà turca mantiene la proprietà del marchio ed esternalizza la produzione. Ovvero esattamente la strada che il governo Conte, con il ministro Luigi Di Maio aveva promesso che sarebbe stata scongiurata.
IL COMUNICATO DELL’AZIENDA
In serata l’azienda in un comunicato spiega che «è stato raggiunto l’accordo con sindacati ed Rsu relativo all’avvio della procedura di Cassa integrazione guadagni Straordinaria per 92 dipendenti dello stabilimento di Novi Ligure ». Si parte il 6 febbraio per dodici mesi: l’azienda, nell’incontro al ministero del Lavoro, ha ribadito «il proprio impegno a limitare quanto più possibile l’impatto sociale e a ricercare concrete possibilità di re-industrializzazione del sito» e a «comunicare tempestivamente eventuali accordi di re-industrializzazione, cercando di evitare il proliferare di inutili speculazioni – come avvenuto nei mesi scorsi – per non alimentare false aspettative, prive di concreti fondamenti».
Continua…