Com’è triste dover assistere al tramonto dei propri ideali ! Di quegli ideali che appartenevano alla mia generazione. E che sono ormai dimenticati se non addirittura calpestati. Si, è vero, sono ideali che non si sono realizzati. Ma noi sognavamo cose giuste!
La differenza fra la mia generazione e quella attuale è che noi “credevamo”! Credevamo alla vita come arte. Credevamo alla possibilità di poter contribuire a costruire un mondo più equo. Credevamo all’espansione della coscienza. I nostri riferimenti culturali erano Rimbaud e Baudelaire, Kerouac, Hermann Hesse e tanti altri. E voi non sapete più chi cazzo sono! Avete i rapper come massimi esponenti del vostro pensiero, della vostra “cultura”!
Voi, senza maestri, avete lasciato campo libero alla cultura del narcotraffico. Oggi sei figo se balli tre giorni di seguito fatto come una scimmia nel più schifosamente tedesco dei rave party. Ma a chi serve questo pollaio-dance? Chi ci guadagna se i soldatini del ballo-sballo vanno a morire il sabato sera, magari con la macchina di papà? Noi siamo morti per degli ideali, per molti libri e per qualche rocker! Voi per niente! Solo per arricchire gli spacciatori. Mi fanno ridere quei giovani che credono di aver scoperto la trasgressione!
Oggi non si crede più a niente. Basta solo osservare il panorama politico odierno. Gli attuali partiti, o movimenti se preferite, non hanno una collocazione politica, ideologica. Fanno alleanze trasversali senza ritegno. Nessuno si può vantare di avere degli ideali a cui si rifà e che vuole condividere con i suoi elettori per progettare una società migliore di questa. Cercano solo di dare (o meglio hanno la pretesa di dare) soluzione ai problemi più contingenti. E poi domani si vedrà.
E lo stesso clima di disimpegno si riflette anche nel privato. E’ sconcertante notare l’attuale assenza di ideali. Come la moderna generazione ne sia assolutamente priva. Che li abbia completamente persi di vista. Non riescono a pianificare nulla che vada al di là di una relazione sentimentale. Grazie alla quale sognano di sfuggire alla realtà, per illudersi di stare vivendo dentro un film. Salvo poi essere svegliati brutalmente non appena le cose cominciano a non andare.
E’ il denaro il vero Dio dei nostri giorni. I ventenni di oggi si lascerebbero comprare da qualsiasi cazzata. No, un attimo, forse si può individuare un unico ideale del terzo millennio: è il miraggio del successo. Il sogno di riuscire a passare dall’altra parte dello schermo televisivo senza nessuno sforzo, senza nessun TALENTo.
E tutto questo è davvero molto triste!
(liberamente ispirato a Jack Folla – un dj nel braccio della morte)
se avete tempo e voglia, qui trovate quello che scrivo…