Un uomo di 73 anni, disarmato, affranto dal dolore in visita al funerale del nipotino di 7 anni morto di meningite, nessun reato a suo carico ma solo accuse senza prove per la donazione di un appartamento, guardato a vista da “Rambo” con i distintivi delle Squadre Speciali Anticrimine (SWAT) della Polizia di Miami.
È la democrazia del fascista Bolsonaro.

“Porta lassù i miei saluti a (nonna) Marisa, e digli che quando arriverà nonno, porterà con sé il documento che attesterà che è innocente e pulito, te lo prometto” ha detto Lula durante la orazione aggiungendo che il bambino era stato vittima per anni a scuola di offese e bullismo durante il suo processo, manifestando a casa sofferenza e disagio.

Aggiungiamo che sulle reti sociali sono stati pubblicati moltissimi messaggi di gioia, ironia ed offese alla famiglia Lula per la morte del bambino, considerato, nei messaggi più crudeli, un possibile erede politico del presidente.

Brasile 2-3-2019

https://www.brasil247.com/pt/247/brasil/385639/Leonardo-Boff-o-medo-que-se-tem-do-Lula-é-o-medo-que-têm-do-povo.htm

Rete solidarietà rivoluzione bolivariana

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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