Il Paradosso dei Diplomati magistrale: “Non buone per insegnare di ruolo ma utili come supplenti”. L’intervista
“Quasi quasi – commenta ora – si stava meglio da precari che da docente di ruolo”. E lei, che era passata di ruolo nel 2016 come maestra di scuola primaria, ora si ritrova senza cattedra.
A giugno, poi, sarà privata dello stipendio. Il destino di Francesca Savino, 38 anni, laureata in Giurisprudenza, un diploma magistrale preso all’istituto “Carlo Sigonio” di Modena nel 1999, e attualmente in assegnazione provvisoria presso la scuola primaria modenese “Graziosi” è uguale a quello di altri 250 colleghi di ruolo presso le scuole primarie di Modena e provincia, destinatari del pronunciamento con il quale l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato ha stabilito nei giorni scorsi che i diplomati magistrale con diploma conseguito entro il 2001, ma privi di laurea in Scienza della formazione, non potevano entrare nelle Gae, le graduatorie a esaurimento da cui si attinge per il ruolo e gli incarichi annuali, ad onta delle ordinanze del Tar cui s’erano rivolti a migliaia e con successo. Loro perdono il ruolo, e almeno 600, nel Modenese, al netto delle colleghe della scuola dell’infanzia che si trovano in condizioni analoghe, escono dalle Gae.
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