Tornata online la TV di stato del Venezuela, segno che la situazione nel Paese va normalizzandosi, i tentativi dei gruppi terroristi delle opposizioni di far rimanere il Paese nel blackout energetico purtroppo ci sono, dopo la sottostazione fatta esplodere ieri in un attentato, anche oggi un’altra sottostazione è stata vittima di un sabotaggio di matrice terroristica, un ordigno l’ha distrutta rendendo ancora più complesso il lavoro delle squadre di operai che stanno cercando di ripristinare la tensione nelle zone ancora non alimentate.
Gli autori potrebbero anche essere delle squadre di sabotatori appositamente fatti entrare nel Paese o anche direttamente facenti parte di forze speciali americane (eventualità molto difficile sebbene non impossibile), molto probabilmente si parla di elementi venezuelani delle opposizioni appositamente addestrati con ogni probabilità nella vicina Colombia.
Si teme ora un inasprimento dei rapporti tra il governo e le formazioni di opposizione che ormai stanno gettando nel caos il Paese, le morti a causa del blackout chiamano giustizia, e il governo non può più far finta di nulla in nome del mantenere pacifici dei rapporti con chi pacifico non è ma si rivela essere privo di scrupoli ed umanità.
Il tempo della diplomazia sta cedendo il passo, e si prepara una nuova guerra civile che potrebbe costare decine di migliaia di morti.
Guaidò e i suoi complici sono comuni criminali, terroristi che vanno trattati come si meritano! La clemenza sta esaurendo la sua sabbia nella clessidra del tempo.
La grande ed imponente manifestazione di ieri a favore di Maduro e della sovranità del Venezuela contro l’imperialismo americano è stata un successo oltre ogni rosea speranza, segno che il popolo venezuelano è conscio dell’attacco al suo Paese e risponde difendendo le istituzioni costituzionali e bolivariane.
Stefano Orsi