“Eravamo lì (…) per parlare dell’Iran”, ha dichiarato Erik Prince, fondatore della compagnia privata Academi (precedentemente nota come Blackwater) in un’intervista trasmessa ieri all’emittente satellitare del Qatar Al Jazeera.
Prince si era rifiutato di rivelare di aver partecipato a quell’incontro quando era apparso il 30 novembre 2017 davanti al Comitato di intelligence della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti.
Messo sotto pressione dal presentatore di Al Jazeera, Mehdi Hasan, a proposito della sua partecipazione all’incontro, Prince ha dovuto ammettere che era presente all’incontro, ma ha insistito nel riferire i fatti alla Camera dei Rappresentanti durante la sua apparizione.
Il quotidiano statunitense ‘<\/scr”+”ipt>”); //]]>–>nytimes.com/2018/05/19/us/politics/trump-jr-saudi-uae-nader-prince-zamel.html”>The New York Times‘ ha riferito lo scorso maggio di un incontro avvenuto il 3 agosto 2016 tra Donald Trump Jr., figlio dell’attuale presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, l’allora consigliere della campagna di Trump, Stephen Miller, il direttore della società di intelligence israeliana, Psy Group, Joe Zamel, e il rappresentante degli Emirati Arabi Uniti (EAU) e dell’Arabia Saudita, George Nader.
L’inviato dei governi degli Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita, secondo la pubblicazione, ha proposto un piano per usare contractor privati ??al fine di lanciare un sabotaggio economico contro l’Iran, che era quello di dissuadere le società occidentali ad investire nel paese persiano con la speranza che il governo di Teheran fosse costretto ad abbandonare il suo programma di energia nucleare.