Louisa Hanoune
Francesco Cecchini
Martedì 26 marzo, il capo di stato maggiore dell’esercito e il viceministro della Difesa, Ahmed Gaïd Salah, in un discorso trasmesso dalla televisione ha chiesto l’applicazione dell’articolo 102 della Costituzione che prevede l’impedimento del Presidente della Repubblica a causa del suo grave stato di salute. È il Consiglio costituzionale che ha il diritto di avviare la procedura di impeachment del Capo dello Stato. Indebolito dal 2013 all’indomani di un ictus, il presidente Abdelaziz Bouteflika è statoper più di un mese oggetto di una contestazione senza precedenti dall’inizio della sua presidenza nel 1999.
Nello stesso tempo Louisa Hanoune, segretario generale del Partito dei Lavoratori, prima al Forum del giornale Liberté e poi all’Ufficio Politico del suo partito, ha ribadito che si è di fronte a un processo rivoluzionario e che qualsiasi tentativo di impedirlo potrebbe creare il caos, in quanto non si tratta di un hirak, protesta berbero o di una primavera araba, ma di una rivoluzione algerina. Il movimento popolare ha bisogno di tempo per maturare. Tutto ciò secondo Luoisa Hanoune ha bisogno della costruzione di Comitati Popolari autoorganizzati che rappresentino il movimento e che sbocchino in Assemblea Costituente con l’obiettivo l’istituzione di uno stato di diritto, una democrazia e non uno stato teocratico. Ha denounciato i tentativi islamisti di guidare il movimento popolare; il Partito dei Lavoratori è per uno Stato laico e un Islam secolare. Riguardo all’Esercito, Louisa Hanoune ha sottolineato, con forza, che l’istituzione militare deve stare lontana dalla vita politica, considerando che coloro che chiamano l’esercito per intervenire vogliono guidare l’Algeria in un processo all’ egiziana.